Sintomi, come anemia e dolore dorsale, e comorbilità spesso ritardano la diagnosi, ma sono le complicanze che più incidono sullo stato di salute e sulla prognosi. La necessità di una maggiore attitudine a diagnosi precoci è il motivo che ha indotto ricercatori dell’Università del Michigan a condurre uno studio su 5483 pazienti con mieloma multiplo seguiti con Medicare e collegati ai registri del Surveillance, Epidemiology and End Results programme. Gli autori dello studio pubblicato nella rivista Leukemia and Lymphoma (
leggi abstract originale) hanno calcolato il tempo tra la visita iniziale per anemia o dolore dorsale e la diagnosi di mieloma utilizzando metodi statistici per la predizione della probabilità di ritardo diagnostico e di comparsa di complicanze renali e/o scheletriche. Il tempo mediano intercorso tra i segni/sintomi e la diagnosi di mieloma era di 99 giorni: i pazienti con anemia, dolori dorsali e comorbilità mostravano una probabilità maggiore di subire un ritardo nella diagnosi (OR 1.6; IC 95%: 1.3-2.0). Una diagnosi in fase di ospedalizzazione (OR 2.5; IC 95%: 2.2-2.9) o trattamento chemioterapico nei 6 mesi dalla diagnosi (OR 1.4; IC 95%: 1.2-1.6) prediceva in modo statisticamente significativo la comparsa di complicanze, lo stesso non valeva per il ritardo diagnostico (OR 0.9; IC 95%: 0.8-1.1). I risultati dello studio suggeriscono che le complicanze sono più fortemente associate allo stato di salute e alla severità della malattia piuttosto che al ritardo di diagnosi di mieloma.