giovedì, 1 giugno 2023
Medinews
6 Novembre 2008

RISCHIO PRIVACY IN SANITÀ, ‘VIOLABILE’ IL 60% DEI DATI ASL

Roma, 29 ottobre 2008 – La salute degli italiani è a rischio privacy. I dati sanitari, custoditi dalle Asl, sono infatti “violabili” nel 60 per cento dei casi. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza informatica secondo il quale il 60% delle aziende ospedaliere italiane potrebbero avere gravi problemi di sicurezza informatica. Ormai è sempre più diffuso l’utilizzo della rete internet per migliorare il servizio ai cittadini, ad esempio prevedendo la possibilità di ricevere i referti o le cartelle cliniche attraverso il PC. Un servizio importante, che però espone le aziende ospedaliere a possibili problematiche di sicurezza. Da un’indagine condotta su un campione di 50 Asl, risulta che il 100% delle aziende ospedaliere usa internet e l’82% delle Asl dichiara di essere a norma con la legge sulla privacy, sia dal punto di vista formale e tecnico. Tuttavia, il 60% delle Asl ritiene di non avere strumenti adeguati per la protezione dei dati sensibili, e l’85% delle aziende ospedaliere ha importanti problemi di budget da destinarsi all’IT. Il consiglio migliore è quindi rivolgersi ad aziende specializzate in sicurezza informatica per un monitoraggio delle problematiche e per l’identificazione della soluzioni più efficaci.


SIENEWS – numero 21 – 6 novembre 2008
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