24 Novembre 2008
REGIONE LOMBARDIA, AL VIA CONSULTA PER RICERCA E CONTROLLI
Rilanciare la ricerca, promuovere l’internazionalizzazione, perfezionare il sistema dei controlli per favorire maggiore trasparenza. E ancora, riformare l’accreditamento e rivedere le Regole 2009 senza aumentare i ticket. Sono questi alcuni degli obiettivi della Consulta della sanità lombarda che si è insediata a Palazzo Pirelli. Ad illustrarne i contenuti è stato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che ha partecipato alla lunga riunione di lavoro con gli 81 professionisti, rappresentanti e manager. “L’obiettivo – ha spiegato il presidente Formigoni – è quello di allargare il governo della sanità in Lombardia”. Il metodo sarà quello del partenariato per rispondere all’esigenza di coordinare tutti gli interlocutori del sistema sanitario. Come ha spiegato il presidente la Consulta assume particolare importanza anche per il contesto in cui si colloca, caratterizzato dalla crisi economica e dalla carenza di risorse. “I costi sanitari sono in costante aumento – ha aggiunto il governatore – la popolazione anziana è in crescita, la ricerca medica è indispensabile, ma ha un costo elevato. Conseguenza di questi cambiamenti sarà un forte aumento dell’incidenza della spesa sanitaria sul Pil, dall’attuale 6,7% al 9,8% nel 2050; le risorse che lo Stato ci mette a disposizione non aumentano in modo adeguato: nel 2008 la quota della Lombardia era 1.636 euro contro i 1.847 della Liguria”. “Questo complesso sistema della sanità lombarda – ha sottolineato Formigoni – si ritroverà periodicamente nella Consulta per affrontare i problemi e risolverli in un’ottica di corresponsabilità”. Il governatore ha anche annunciato la costituzione di una “segreteria tecnica che garantisca la rappresentatività di tutti, snellisca i lavori e valorizzi e utilizzi al meglio le riflessioni che emergeranno negli incontri della Consulta”. Tra le nuove sfide che oggi si dà la Regione Lombardia c’è senza dubbio la riforma dell’accreditamento “con l’introduzione della verifica termine quinquennale, l’introduzione di nuovi criteri e la previsioni di indicatori qualitativi più stringenti come il corretto mantenimento della documentazione sanitaria, la revisione dei criteri retributivi del personale medico che sia maggiormente legata agli obiettivi di qualità e appropriatezza delle prestazioni”. Altro settore su cui intervenire sarà il perfezionamento del sistema dei controlli e il rilancio della ricerca: “abbiamo deciso di potenziare ulteriormente – ha concluso il presidente Formigoni – la nostra lobby lombarda a Bruxelles, per portare a casa finanziamenti, borse di studio per i nostri ricercatori e per poter attirare in regione Lombardia ricercatori stranieri”.