30 Settembre 2013
RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE: PEGGIORA PER IL 63% DEI CAMICI BIANCHI
I camici bianchi italiani si sentono dei burocrati, per niente gratificati da professione o carriera. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto su oltre 6.000 medici dalla Cimo Asmd. Secondo l’indagine il 73% dei camici bianchi ritiene che il suo lavoro sia solo un adempimento di natura legislativa e gestionale. Il 93% si sente equiparato ad un qualsiasi dirigente dell’amministrazione pubblica e 1 medico su 2 non si sente più gratificato. Il 52% degli intervistati pensa che la professione non corrisponde alle aspettative e l’82% sostiene che negli anni il lavoro non sia migliorato affatto. Anche il rapporto di fiducia tra il medico e paziente si sta sempre più incrinando. Il 63% dei camici bianchi lo giudica peggiorato negli ultimi anni. Per oltre 2 mila medici il deterioramento è originato dalle inefficienze organizzative delle strutture sanitarie. Quasi mille intervistati danno colpa invece ai troppi oneri economici e complicazioni burocratiche. Infine 821 medici sono convinti che a incrinare i rapporti siano le troppe campagne mediatiche in tema di malasanità. “Il dirigente medico – ha affermato il Presidente Cimo Asmd Riccardo Cassi – è stato progressivamente assimilato contrattualmente alla dirigenza statale, tendenza fortemente voluta dalle Regioni. Nella dirigenza si perde la peculiarità e la specificità delle professioni, creando una confusione di ruoli e competenze, una sovrapposizione di responsabilità gestionali e professionali, un permanente conflitto tra chi fa cosa e chi ne risponde, il tutto acuito dall’assenza di una chiara normativa di riferimento nazionale”.