domenica, 1 ottobre 2023
Medinews
22 Ottobre 2012

RADIOTERAPIA NEOADIUVANTE DI BREVE VS LUNGA DURATA E TASSI DI RECIDIVA LOCALE IN PAZIENTI CON TUMORE DEL RETTO T3

Lo studio randomizzato 01.04 del Trans-Tasman Radiation Oncology Group indica che non esistono differenze significative tra i tassi di recidiva locale a 3 anni dopo trattamento radioterapico neoadiuvante breve (SC) o prolungato (LC) e l’analisi statistica suggerisce che la radioterapia LC possa essere più efficace nel ridurre la recidiva locale dei tumori a distanza. Ricercatori australiani e neozelandesi hanno comparato il tasso di recidiva locale dopo radioterapia neoadiuvante SC o LC per il tumore del retto. I pazienti eleggibili presentavano adenocarcinoma rettale in stadio T3N0-2M0, su indicazione ecografica o della risonanza magnetica, entro i 12 cm dal margine anale. La radioterapia pelvica SC consisteva di 5 trattamenti di 5 Gy in una settimana, seguita da chirurgia iniziale e sei cicli di chemioterapia adiuvante, quella LC invece era costituita da 50.4 Gy in frazioni di 1.8 Gy distribuite in 5.5 settimane, con infusione continua di fluorouracile (225 mg/m2 al giorno) e chirurgia entro 4 – 6 settimane, seguita da 4 cicli di chemioterapia. In totale, nello studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology (leggi abstract), sono stati randomizzati 326 pazienti, 163 a ciascun trattamento (SC e LC). Il follow-up potenziale mediano è stato di 5.9 anni (range: 3.0 – 7.8) e i tassi di recidiva locale a 3 anni (incidenza cumulativa) sono risultati del 7.5% per SC e 4.4% per LC (differenza 3.1%, IC 95%: -2.1 – +8.3; p = 0.24). Nei tumori a distanza (< 5 cm), 6 dei 48 pazienti trattati con radioterapia SC e uno dei 31 pazienti trattati con LC hanno sviluppato recidiva locale (p = 0.21). I tassi di recidiva a distanza a 5 anni sono risultati del 27% nei pazienti trattati con radioterapia SC e del 30% in quelli sottoposti a LC (test long-rank p = 0.92; hazard ratio [HR] per LC:SC 1.04, IC 95%: 0.69 – 1.56), mentre i tassi di sopravvivenza globale a 5 anni sono stati del 74% per SC e del 70% per LC (test long-rank p = 0.62; HR per LC:SC 1.12, IC 95%: 0.76 – 1.67). Infine, i tassi di tossicità tardiva non sono risultati sostanzialmente differenti (grado 3 – 4, secondo i criteri del Radiation Therapy Oncology Group/European Organisation for Research and Treatment of Cancer: SC 5.8% vs LC 8.2%; p = 0.53). In conclusione, lo studio ha indicato tassi di recidiva locale a 3 anni statisticamente non differenti tra radioterapia SC e LC. L’intervallo di confidenza della differenza è in linea con l’affermazione sia di nessuna differenza clinicamente importante che di differenze a favore della radioterapia LC. Il trattamento radioterapico prolungato può dunque essere più efficace nel ridurre la recidiva locale dei tumori distali, anche se non sono state evidenziate differenze nei tassi di recidiva a distanza, sopravvivenza libera da recidiva, sopravvivenza globale e tossicità tardiva.
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