lunedì, 5 giugno 2023
Medinews
10 Febbraio 2017

Radiation with or without Antiandrogen Therapy in Recurrent Prostate Cancer

Salvage radiation therapy is often necessary in men who have undergone radical prostatectomy and have evidence of prostate-cancer recurrence signaled by a persistently or recurrently elevated prostate-specific antigen (PSA) level. Whether antiandrogen therapy with radiation therapy will further improve cancer control and prolong overall survival is unknown. In a double-blind, placebo-controlled trial conducted from 1998 through 2003, we assigned 760 eligible … (leggi tutto)

Studio clinico randomizzato in doppio cieco, controllato con il placebo, in cui sono stati arruolati 760 pazienti che avevano ricevuto una prostatectomia radicale e linfadenectomia per malattia localizzata. La popolazione in studio doveva avere uno stadio patologico pT2 o pT3 e un PSA compreso tra 0,2 e 4 ng/mL, indicativo di recidiva biochimica. Tali pazienti sono stati randomizzati a ricevere radioterapia di salvataggio + bicalutamide 150 mg/die o a placebo per 24 mesi. L’aggiunta della bicalutamide alla radioterapia di salvataggio ha determinato, rispetto al placebo, un elevato tasso di lungo sopravviventi a 12 anni (76,3%) ed una bassa incidenza di sviluppo di malattia metastatica e morte per cancro alla prostata. L’incidenza di eventi avversi associati alla radioterapia è uguale nei due gruppi e la ginecomastia è stato l’unico evento avverso più frequentemente associato all’assunzione di bicalutamide rispetto al placebo (69,7% vs 10,9%). In questo setting l’aggiunta di bicalutamide ha pertanto portato ad un miglioramento significativo dell’outcome clinico. Rimane da chiarire la durata ottimale di esposizione al trattamento, nonché se l’analogo LH-RH possa garantire una migliore efficacia.
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