mercoledì, 27 settembre 2023
Medinews
28 Ottobre 2013

QUIESCENZA E IMPLICAZIONI CLINICHE NEL CARCINOMA MAMMARIO

Scopo della terapia adiuvante nel tumore mammario è ridurre il rischio di recidiva: alcune pazienti infatti sviluppano metastasi molti anni dopo il trattamento ad esito apparentemente favorevole del tumore primario. Solo la quiescenza delle cellule tumorali può spiegare il lungo intervallo di tempo tra diagnosi e trattamento iniziale del cancro e la manifestazione della recidiva. La regolazione del ‘switch’ dalla quiescenza clinica alla ricrescita tumorale a livello loco-regionale e a distanza è ancora poco compresa. Nella revisione pubblicata sulla rivista Ecancermedicalscience (leggi abstract), sono riportati alcuni dati a supporto dell’esistenza di vari fattori che possono spiegare la quiescenza delle cellule tumorali, incluse alterazioni genetiche ed epigenetiche, ‘switch’ angiogenici, microambiente e immuno-sorveglianza. I ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano suggeriscono che una definizione più chiara e una conoscenza migliore di questi fattori dovrebbe permettere l’identificazione delle pazienti ad alto rischio di recidiva e portare allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche al fine di migliorare la prognosi.
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