giovedì, 28 settembre 2023
Medinews
16 Ottobre 2012

QUALITÀ DI VITA NEI PAZIENTI CON SARCOMA METASTATICO DEI TESSUTI MOLLI TRATTATO CON PAZOPANIB: RISULTATI DELLO STUDIO PALETTE

Al congresso ESMO di Vienna la scorsa settimana sono stati presentati i risultati dello Studio PALETTE (PAzopanib ExpLorEd in SofT-Tissue Sarcoma – A phasE III study) riguardanti il profilo di tossicità di pazopanib. Questo infatti si rifletterebbe sui sintomi descritti dai pazienti ma non si tradurrebbe in un peggioramento della salute globale, durante la terapia. La qualità di vita legata alla salute (HRQoL) era un importante endpoint secondario dello studio PALETTE, randomizzato, in doppio cieco, di fase III, che ha utilizzato pazopanib (800 mg una volta al giorno), rispetto a placebo, in seconda o successiva linea di trattamento di pazienti con sarcoma dei tessuti molli in stadio avanzato (n = 369). I risultati presentati indicano una sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga nel braccio randomizzato a pazopanib (PFS mediana: 4.6 vs 1.6 mesi; hazard ratio 0.31; p < 0.001), senza differenze significative della sopravvivenza globale (OS), mentre la tossicità del farmaco si manifestava principalmente con affaticamento, diarrea, nausea, perdita di peso e ipertensione. Nello studio PALETTE, EORTC 62072 (EORTC STBSG), la HRQoL è stata valutata utilizzando il questionario EORTC QOL-C30, sottoposto sia prima del trattamento (basale), che dopo 4, 8 e 12 settimane ai pazienti che non avevano manifestato progressione della malattia. Endpoint primario di HRQoL era la scala di salute globale QOL-C30, analizzata utilizzando modelli lineari misti con il supporto di analisi di sensibilità che facevano uso di scale alternative, metodi e imputazioni dei dati persi. Nello studio, pubblicato sulla rivista Annals of Oncology (vedi pag. ix483, Abstr. 1493P), la HRQoL è risultata buona, tra il 94% al basale e l’81% dopo 12 settimane di terapia: i pazienti in placebo hanno completato meno questionari, soprattutto per il più alto tasso di progressione della malattia (numero mediano di questionari completati: 3 nel braccio a pazopanib vs 2 in quello a placebo). Le differenze tra i due bracci di trattamento, nella scala di salute globale, valutata a 4, 8 e 12 settimane, non erano significative e non eccedevano la differenza minimamente importante pre-determinata di 10 punti (p = 0.291; differenza media 2.6 punti). Le analisi dei dati del questionario EQ-5D e di sensibilità hanno confermato questi risultati. Nelle altre scale, il braccio randomizzato a pazopanib ha mostrato punteggi peggiori nei sintomi di diarrea (p < 0.001), perdita di appetito (p < 0.001), nausea e vomito (p < 0.001) e fatigue (p = 0.012). In questo braccio, inoltre, il 74.8% dei pazienti ha riportato almeno un peggioramento minimamente importante in una delle 4 scale dei sintomi, rispetto al 51.2% nel braccio a placebo. In generale, i punteggi di HRQoL tendevano a diminuire nel tempo in entrambi i bracci, indicazione della sottostante malattia. Analisi fattoriali esplorative hanno rivelato che la salute globale era principalmente associata alle scale di funzionamento (fisico, di ruolo e sociale) e in misura inferiore a quelle dei sintomi, eccetto che per fatigue. In conclusione, il profilo di tossicità di pazopanib si riflette sui sintomi riportati dai pazienti, ma non si traduce in una peggiore salute globale durante il trattamento, dato che gli stessi pazienti mantengono un buon funzionamento.

Scarica il volume degli abstract del Congresso ESMO 2012
TORNA INDIETRO