venerdì, 9 giugno 2023
Medinews
21 Luglio 2017

Prognostic Factor Analysis of Overall Survival in Gastric Cancer from Two Phase III Studies of Second-line Ramucirumab (REGARD and RAINBOW) Using Pooled Patient Data

To identify baseline prognostic factors for survival in patients with disease progression, during or after chemotherapy for the treatment of advanced gastric or gastroesophageal junction (GEJ) cancer. We pooled data from patients randomized between 2009 and 2012 in 2 phase III, global double-blind studies of ramucirumab for the treatment of advanced gastric or GEJ adenocarcinoma following disease progression on first-line platinum- and/or fluoropyrimidine- … (leggi tutto)

Al momento della progressione a un primo trattamento sistemico, la sopravvivenza attesa per i pazienti con carcinoma gastrico avanzato è purtroppo breve e stimabile in pochi mesi. Di certo, vi è un impatto delle linee di trattamento successive (con o senza antiangiogenico), che consentono di migliorare la sopravvivenza mediana attesa di circa il 50%.
Gli autori degli studi REGARD e RAINBOW presentano una analisi pooled per verificare quali variabili cliniche e laboratoristiche dei pazienti inclusi nei due trial randomizzati avessero impatto prognostico e per creare un indice composto capace di stimare l’evoluzione successiva della malattia e la sopravvivenza attesa.
Tra i 1.020 pazienti randomizzati, 953 (93%) avevano disponibili i dati completi. Sono stati identificati 12 fattori prognostici indipendenti per sopravvivenza globale che hanno consentito di avere 4 differenti categorie prognostiche: 0-2 fattori prognostici sfavorevoli (basso rischio): sopravvivenza mediana 14,5 mesi; 3-4 fattori prognostici sfavorevoli (rischio medio): sopravvivenza mediana 10 mesi; 5-6 fattori prognostici sfavorevoli (rischio moderato): sopravvivenza mediana 6,5 mesi; 7+ fattori prognostici sfavorevoli (rischio alto): sopravvivenza mediana 3 mesi. Il modello complessivo ha un C-Index di Harrel pari a 0,66 (IC 95%: 0,64-0,68). Il modello prognostico è facilmente applicabile a pazienti con adenocarcinoma gastrico e della giunzione gastroesofagea in stadio IV che iniziano un trattamento di seconda linea, permettendo di selezionare una coorte di pazienti – circa un quarto del totale – con una aspettativa di vita troppo breve per poter beneficiare di un successivo trattamento.
Pur mantenendo il pregio della semplicità (per la stima sono sufficienti pochi dati clinici ed ematochimici) il prodotto tuttavia ha dei limiti: 1) categorizza in classi non continue; 2) è stato testato su pazienti inclusi in trial clinico e quindi selezionati per definizione; 3) non è stato validato da una casistica indipendente.
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