La maggior parte delle giovani donne scopre il tumore mammario da sé e non deve attendere a lungo prima di ricevere la diagnosi. Tuttavia, le donne con limitate risorse finanziarie sono più a rischio di subire ritardi nel consultare un medico per un’anormalità al seno scoperta con l’auto-esame. Infatti, le giovani possono dover affrontare ritardi nella diagnosi del tumore mammario e questi ritardi possono essere causa di ‘outcome’ più sfavorevoli. Ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute, Brigham and Women’s Hospital, Massachusetts General Hospital e Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston hanno condotto uno studio prospettico, multicentrico, di coorte, nel quale donne che avevano ricevuto recente diagnosi di tumore mammario, di età ≤ 40 anni, sono state seguite relativamente ai segni o sintomi iniziali del tumore e ai ritardi nella diagnosi. Il ritardo (‘self-delay’) è stato definito come un intervallo di tempo ≥ 90 giorni tra l’osservazione di un primo segno/sintomo e la prima visita della paziente presso lo studio medico e i ‘ritardi di cura’ sono stati definiti invece come intervalli di tempo ≥ 90 giorni tra la prima visita e la diagnosi di tumore mammario. Nello studio pubblicato sulla rivista Cancer (
leggi abstract), la revisione delle cartelle mediche ha fornito le caratteristiche del tumore, incluso lo stadio della malattia. Modelli di analisi univariata e multivariata sono stati utilizzati per determinare i fattori predittivi di ‘self delay’, ‘ritardo di cura’ e stadio avanzato nel sottogruppo di pazienti che ha eseguito auto-diagnosi. Nelle 585 pazienti eleggibili, il primo segno o sintomo del tumore era un’anormalità della mammella osservata all’auto-esame nell’80% dei casi, un’anormalità mammaria all’esame clinico nel 6%, un’anormalità rilevata con metodiche d’immagine nel 12% e un sintomo sistemico nell’1%. Tra le donne che hanno scoperto il tumore con auto-esame, il 17% ha riportato ‘self delay’ e il 12% ‘ritardi di cura’. I ‘self delay’ sono stati associati a una condizione finanziaria più sfavorevole (p = 0.01), mentre nelle donne che hanno scoperto il tumore mammario con auto-esame, il ‘ritardo di cura’ è stato associato alla tendenza ad avere la malattia a uno stadio più alto (p = 0.06), in modelli di analisi multivariata. In conclusione, la maggior parte delle donne scopre il tumore mammario con auto-esame e non deve aspettare a lungo prima di ricevere la diagnosi, tuttavia, le donne con risorse finanziarie più limitate sono più a rischio di subire ritardi nel consultare un medico per una anormalità alla mammella scoperta con auto-esame.