1 Marzo 2010
PIEMONTE: CONTRIBUTI PER ACQUISTO PARRUCCHE A DONNE IN CHEMIOTERAPIA
Le donne piemontesi affette da alopecia dovuta a chemioterapia potranno usufruire di un contributo regionale per l’acquisto di una parrucca. Il contributo vale anche per le bambine e le adolescenti che devono sottoporsi a chemioterapia. Lo ha deciso la giunta regionale del Piemonte. L’assessore alla tutela della salute e sanità Eleonora Artesio ha, infatti, sottolineato come la malattia rappresenti, spesso, indipendentemente dalla sua gravità, “un’esperienza di vita in grado di modificare profondamente non soltanto il fisico, ma anche il carattere e lo spirito delle persone malate. Occorre pertanto – ha detto – garantire che le cure siano eccellenti sia per la qualità sanitaria sia per la loro capacità di rispettare l’umanità e l’integrità delle persone, garantendo il comfort materiale e psicologico”. Il Nomenclatore Tariffario che, a livello nazionale, individua le protesi dirette al recupero funzionale e sociale delle persone affette da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali dipendenti da qualunque causa non comprende le parrucche. Da qui la scelta della giunta piemontese di garantire un contributo per l’acquisto, anche in seguito alle numerose istanze presentate dalle associazioni regionali di donne coinvolte nel percorso riabilitativo a seguito di patologie oncologiche. Il provvedimento prevede un contributo annuale di 250 euro per circa 2000 donne, che sarà erogato dalle aziende sanitarie di residenza delle pazienti, in seguito alla presentazione della ricevuta d’acquisto. Sono circa 2000, infatti, le donne e le bambine, che, ogni anno, si sottopongono a radioterapia in Piemonte. “Le parrucche – ha concluso l’assessore Artesio – contribuiscono in modo determinante a migliorare le condizioni di vita delle donne sottoposte a chemioterapia, anche da un punto di vista estetico e, quindi, psicologico e possono determinare un miglioramento dell’autonomia e della qualità della vita”.