giovedì, 28 settembre 2023
Medinews
4 Marzo 2013

PERTUZUMAB: NUOVA SPERANZA PER LE PAZIENTI CON CARCINOMA MAMMARIO HER2-POSITIVO

Il doppio blocco del recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano (HER2) con pertuzumab e trastuzumab potrebbe rappresentare un sostanziale vantaggio per le pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo e un nuovo importante passo verso la medicina personalizzata. Una iper-espressione di HER2 è stata rilevata in circa il 15 – 20% dei tumori mammari e una straordinaria svolta nella prognosi di questo gruppo di pazienti è stata osservata dall’introduzione di trastuzumab nella clinica pratica giornaliera. Tuttavia, poiché questo anticorpo frequentemente sviluppa resistenza, sono state sintetizzate nuove molecole con meccanismi d’azione complementari e/o sinergici. Pertuzumab è un nuovo anticorpo monoclonale umanizzato anti-HER2 che previene la formazione di dimeri di HER2. Ricercatori dell’Università Libera di Bruxelles in collaborazione con il Breast International Group (BIG) e colleghi dell’Istitut Jules Bordet di Bruxelles hanno condotto una ricerca della letteratura utilizzando il database di PubMed (parole chiave: ‘breast neoplasm’, ‘dimerization’, ‘HER-2’, ‘pertuzumab’) e i dati presentati a meeting internazionali. Nello studio pubblicato sulla rivista Annals of Oncology (leggi abstract) sono descritti il meccanismo d’azione, il profilo di sicurezza e il ruolo di pertuzumab nel carcinoma mammario HER2-positivo. Gli autori hanno anche esaminato il ruolo di pertuzumab come singolo agente o in combinazione con trastuzumab dopo revisione dei dati di ricerca preclinica e di studi ancora in svolgimento. Recenti pubblicazioni, in particolare lo studio CLEOPATRA, hanno evidenziato l’efficacia, la tollerabilità e l’aumento di sopravvivenza libera da progressione associati a questo nuovo agente quando usato in combinazione con trastuzumab. In conclusione, il doppio blocco anti-HER2 attuato con la combinazione di pertuzumab a trastuzumab potrebbe rappresentare un sostanziale vantaggio per le pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo e una nuova pietra miliare verso la personalizzazione della terapia.
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