24 Novembre 2008
OGNI ANNO 53 MLN DI GIORNI IN OSPEDALE, PRIMATO AL CENTRO-SUD
È come se ogni cittadino italiano passasse un giorno in ospedale all’anno. Sono infatti oltre 53 milioni le giornate di degenza ospedaliera registrate ogni anno in Italia e circa 10 milioni e mezzo gli accessi in day-hospital. È questa la fotografia scattata da ‘Era Atlante 2008 – schede di dimissione ospedaliera per genere e Usl’, volume presentato all’Istituto superiore di sanità, progetto nato dalla collaborazione tra Università di Tor Vergata, Istat, Iss, ministero della Salute, Nebo Ricerche e finanziato dall’Iss. ‘Era 2008’ ha rilevato che sono 15,3 milioni, di entrambi i sessi, le persone a maggior rischio di passare un giorno in ospedale. Di questi, ben 15 milioni risiedono al Centro-Sud. A minori rischio degenza sono, invece, 18,4 milioni, tutti riferiti ad Usl del Centro-Nord. Dall’Atlante emerge quindi un Paese spaccato in due: un Centro-Nord dove dell’ospedale si fa un uso meno intenso, e un Centro-Sud, dal Lazio (esclusa Viterbo) in giù, dove invece il ricorso è maggiore. Dal volume non emergono solo differenze, per così dire, geografiche. Secondo ‘Era 2008’, a passare più giorni in corsia sono infatti gli uomini. Per i ricoveri ordinari ogni 100 dimissioni femminili ce ne sono 96,3 maschili, un dato che scende al di sotto del 92,5% solo nel Lazio e raggiunge valori prossimi al 100%, quindi con una sostanziale parità tra uomini e donne, in tre regioni: Lombardia, Marche e Basilicata. Nel caso di day-hospital l’incidenza dei casi di dimissione al maschile è significativamente più bassa, con una media nazionale dell’84,2%, e presenta una più alta variabilità regionale, con un minimo del 75% circa in Trentino e Alto Adige e un massimo di quasi il 100% in Valle d’Aosta. La metà del tempo trascorso in ospedale da parte degli uomini è concentrato in due fasce d’età: 45-64 anni (25,1%) e 65-74 (24,5%). Le giornate relative a dimissioni di pazienti con meno di 45 anni rappresentano meno di un quarto della casistica (23,4%), mentre il restante 27% riguarda la popolazione maschile molto anziana (75 anni e oltre). Per le donne, invece, è da rilevare che circa un quinto (20,8%) delle giornate di degenza si verificano in età fertile (15-44 anni). Oltre i 45 anni la distribuzione per età delle giornate di ricovero tra le donne si discosta sensibilmente da quella maschile, culminando con un 10% del tempo trascorso in ospedale da parte di donne molto anziane (85 anni e più). Fra le cause ricovero, tumori e malattie cardiovascolari non presentano grosse differenze da un capo all’altro della Penisola, mentre complicanze di parto e puerperio e malattie dell’apparato digerente sono più frequenti al Sud.