Sopravvivere al tumore e affrontare il futuro forti di una nuova consapevolezza: per fortuna questa è oggi la realtà per quasi due milioni di persone nel nostro Paese. A cinque anni dalla diagnosi sopravvive il 47% dei pazienti. Ma poco si sa dei bisogni e delle difficoltà incontrate dopo la malattia. Ai “guariti” e alle loro testimonianze è stato dedicato il Convegno “Per una vita come prima”, all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Un appuntamento giunto ormai alla terza edizione, che si arricchisce anche di un sito internet
www.perunavitacomeprima.org in cui sono raccolte le storie di persone che “ce l’hanno fatta”. “Fino a qualche decennio fa non sarebbe stato possibile organizzare una giornata come questa – ha affermato Marco Venturini, a capo dell’Oncologia di Negar e coordinatore scientifico dell’evento -. Non solo perché il cancro era davvero un male incurabile ma anche perché era nettamente diverso l’approccio al malato. Oggi ci concentriamo soprattutto su questo secondo aspetto: crediamo in una medicina sempre più centrata sulla persona, sui suoi bisogni, sull’importanza dell’aspetto psicologico e della comunicazione in oncologia”. Il convegno, patrocinato da AIOM e dalla Società italiana di Cure Palliative, ha ospitato tra gli altri, Maura Viceconte, una delle più forti maratonete italiane della storia e ancora oggi detentrice del record nazionale sulla distanza, che da giugno dello scorso anno sta affrontando la lotta contro il tumore al seno.