sabato, 3 giugno 2023
Medinews
23 Ottobre 2008

NUOVI SVILUPPI SULLA RESISTENZA A INIBITORI DELLA TIROSIN-CHINASI NELLA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA

La mutazione K247R nel gene BCR-ABL caratterizza un raro polimorfismo di singolo nucleotide che può osservarsi anche in controlli sani e in cellule non ematologiche. Malgrado la sua disposizione vicino alla ‘P-loop’, l’analisi funzionale non ha mostrato variazione rispetto al BCR-ABL non mutato. Ricercatori della Universität Heidelberg di Mannheim hanno valutato se altre alterazioni nel dominio della chinasi BCR-ABL dovrebbero essere considerate polimorfismi di singolo nucleotide piuttosto che mutazioni acquisite. Nello studio pubblicato nella rivista Haematologica (per scaricare l’abstract originale clicca qui), 911 pazienti con leucemia mieloide cronica (LMC) sono stati analizzati, dopo fallimento o risposta sub-ottimale ad imatinib, per valutare le mutazioni del dominio della chinasi BCR-ABL. L’analisi del polimorfismo di singolo nucleotide si basa sulla ricerca delle alterazioni nucleotidiche negli alleli ABL normali corrispondenti, non-traslocati, mediante PCR specifica dopo analisi mutazionale. Oltre al polimorfismo K247R, i ricercatori hanno evidenziato altri 5 polimorfismi di singolo nucleotide nel dominio della chinasi BCR-ABL, due dei quali hanno portato ad alterazioni della sequenza aminoacidica. I polimorfismi di singolo nucleotide potrebbero teoreticamente contribuire alla resistenza primaria, ma non alla secondaria, verso gli inibitori delle tirosin-chinasi e devono essere quindi distinti dalle mutazioni acquisite. Nuove mutazioni puntiformi dovrebbero essere confermate con l’analisi degli alleli ABL normali per escludere i polimorfismi.


SIENEWS – numero 20 – 23 ottobre 2008
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