Il sequenziamento dell’intero trascriptoma in quattro tumori a cellule della granulosa (GCT) ha permesso l’identificazione di una singola mutazione somatica ricorrente (402C–> G) nel gene
FOXL2, la cui presenza è stata confermata in tutti i tipi morfologici di GCT dell’adulto identificati. Il gene
FOXL2 mutato è quindi un potenziale portatore della patogenesi di GCT dell’adulto. I GCT sono i tipi più comuni di neoplasie maligne dei cordoni sessuali e/o dello stroma gonadico dell’ovaio (SCST). La patogenesi di questi tumori rari è sconosciuta e la diagnosi istopatologica può essere stimolante dato che al momento non esistono cure se non la terapia chirurgica. Ricercatori canadesi, australiani, statunitensi e britannici hanno analizzato i quattro tipi di GCT dell’adulto usando il sequenziamento dell’RNA dell’intero transcriptoma. Hanno identificato le mutazioni putative specifiche di GCT presenti in almeno tre di questi campioni, che erano assenti nei transcriptomi di 11 tumori ovarici epiteliali, ed hanno pubblicato i genomi umani e i database di polimorfismo di singolo nucleotide. Gli autori hanno confermato le varianti con il sequenziamento diretto del DNA complementare e genomico ed hanno quindi analizzato altri tumori e il DNA genomico normale ‘matched’ usando una combinazione di sequenziamento diretto, analisi di polimorfismi di frammenti di restrizione e dosaggi TaqMan. Lo studio pubblicato nella prestigiosa rivista New England Journal of Medicine (
leggi articolo) ha evidenziato che tutti i quattro tipi di GCT avevano una mutazione puntuale ‘missense’, 402C–> G (C134W), nel gene
FOXL2 che codifica per un fattore di trascrizione conosciuto e ritenuto critico per lo sviluppo delle cellule della granulosa. La mutazione in
FOXL2 era presente in 86 degli altri 89 GCT dell’adulto (97%), in 3 dei 14 tecomi (21%) e in 1 dei 10 GCT dell’età giovanile (10%). La mutazione era mancante in 49 SCST di altro tipo e in 329 tumori ovarici o mammari non relati.