giovedì, 1 giugno 2023
Medinews
19 Ottobre 2017

Metastasectomy in older adults with urothelial carcinoma: Population-based analysis of use and outcomes

Metastatic urothelial carcinoma of the bladder, ureter, or renal pelvis is a highly aggressive disease with poor outcomes. Even with platinum-based chemotherapy, the median overall survival is 15 months and the 5-year survival is only 15%. The role of metastasectomy in urothelial carcinoma is currently undefined. To examine the use and outcomes of metastasectomy in older patients with urothelial carcinoma in a large population-based dataset. We conducted a SEER-Medicare … (leggi tutto)

Nonostante il trattamento chemioterapico a base di platinoidi e la recente introduzione di immunoterapie, la prognosi dei pazienti affetti da carcinoma uroteliale metastatico rimane scarsa con una percentuale del 15% circa di pazienti vivi a 5 anni ed una sopravvivenza mediana di circa 15 mesi. Nel carcinoma uroteliale oligometastatico i dati relativi alla resezione chirurgica delle lesioni secondarie sono limitati a piccole casistiche monoistituzionali.
In questo studio osservazionale, da una casistica di oltre 70.000 pazienti con prima diagnosi di carcinoma uroteliale, sono stati identificati 497 pazienti sottoposti a metastasectomia durante un follow up mediano di 40 mesi dalla diagnosi. Il tempo mediano tra la diagnosi e la prima metastasectomia era di 19 mesi, le sedi più frequenti di metastasectomia erano l’encefalo (47%) ed il polmone (25%). La sopravvivenza mediana dopo la metastasectomia era di 19 mesi con più di 1/3 dei pazienti vivi a 3 anni. Il tempo di degenza medio dopo l’intervento era di 7 giorni ed il tasso di mortalità nei primi 30 giorni successivi alla metastasectomia del 10%, con un tasso di mortalità più elevato nel caso di resezione di lesioni secondarie encefaliche.
Alla luce del profilo di sicurezza della metastasectomia dimostrato (risultato approssimativamente sovrapponibile a quello della chirurgia sul tumore primitivo) e del dato di sopravvivenza ottenuto (seppur in una popolazione selezionata), in assenza di dati derivati da studi randomizzati, quest’analisi retrospettiva deve farci riflettere sulla possibilità di considerare tra le opzioni terapeutiche del carcinoma uroteliale oligometastatico anche la metastasectomia della/e lesione/i secondaria/e, in pazienti adeguatamente selezionati.
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