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Medinews
28 Aprile 2009

MANGIARE OMEGA 3 O PESCI ‘GRASSI’ ABBASSA RISCHIO DI SCOMPENSO

Gli uomini che mangiano circa ogni settimana una porzione di pesce ad elevato contenuto di lipidi come salmone, aringhe e sgombro oppure quelli che assumono un moderato quantitativo di supplementi contenenti acidi grassi omega 3, corrono meno rischi di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto a chi non mangia mai o quasi mai pesce o a chi non assume omega 3 o ne assume in quantità ridotta. E’ la conclusione di uno studio su quasi 40.000 uomini svedesi tra 45 e 79 anni seguiti dal 1988 al 2004, diretto da Emily Levitan del Beth Israel Deaconess Medical Center and Harvard Medical School, Boston, USA. In particolare è stato osservato che il consumo di una porzione di pesci grassi alla settimana porta a un -12% di rischio di sviluppare scompenso rispetto a chi non mangia mai questo tipo di pesce, e che un’assunzione giornaliera di circa 0,3 gr. di omega 3 (che si trovano nell’olio di fegato di merluzzo e in altri oli di pesce) porta lo stesso rischio a -33% rispetto a chi assume omega 3 a livelli inferiori a 0,22 gr./dì. Ma un introito superiore alle quantità qui descritte di questi cibi o supplementi, non porta a maggiori benefici.

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