15 Giugno 2009
MALNUTRIZIONE IN ITALIA COLPISCE 10% BIMBI RICOVERATI
La malnutrizione, inserita dall’European health alliance tra le priorità sanitarie dei 27 paesi dell’Unione Europea per il 2009, è un fenomeno che in Italia riguarda, sotto forma di situazione nutrizionale scadente, ancora il 10% dei bambini ricoverati. Il dato è stato diffuso dalla Società italiana di nutrizione artificiale e metabolismo (Sinpe), riunitasi a Caserta per il suo 14esimo congresso. La Sinpe per sensibilizzare l’opinione pubblica, la comunità scientifica e le istituzione sull’entità e l’importanza del problema lancia un progetto nazionale, “Fight aganist malnutrition”, centrato soprattutto sull’informazione anche a livello scolastico, ma anche rivolto agli anziani. “Il fenomeno e’ ancora sottovalutato – ha spiegato il presidente Sinpe Maurizio Muscaritoli – ma i dati epidemiologici sono allarmanti. Non soltanto i pazienti che arrivano in ospedale per un ricovero nel 30/35% dei casi soffrono già di malnutrizione, ma soprattutto durante la degenza questa percentuale può salire in alcuni casi fino al 75%. Bisognerebbe rendere obbligatori gli screening nutrizionali in ospedale, fornire linee guida nutrizionali a tutti gli operatori sociali e sanitari e inserire l’insegnamento delle materie nutrizionali nei corsi universitari”. Oltre ai dati clinici, ha aggiunto, preoccupano i costi sociali della malnutrizione. La Sinpe calcola che quella da malattia fa aumentare il costo medio del Drg (diagnosis related group) di oltre il 19%, cioè tra 200 e 1.500 euro, somme legate prevalentemente a una protratta degenza ospedaliera. Con un investimento di 79 euro invece in screening e trattamento si abbrevierebbe di un giorno la degenza ospedaliera dei pazienti malnutriti.