mercoledì, 6 novembre 2024
Medinews
7 Settembre 2010

LITE TRA MEDICI: DIRETTIVA RUSSO, STRETTA SU ATTIVITA’ INTRAMOENIA

Una direttiva indirizzata ai direttori generali delle aziende del servizio sanitario che vieta l’attività assistenziale diretta a borsisti, specializzandi e medici non autorizzati, pena severe sanzioni verso le strutture che non si adegueranno alla nuova disciplina dell’esercizio della professione medica “intramuraria”. E’ stata emanata dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo dopo quanto accaduto nei giorni scorsi al Policlinico di Messina. Nell’incredibile caso della lite tra medici, infatti, e’ emerso che uno dei due litiganti, Antonio De Vivo, era un assegnista di ricerca che non poteva, dunque, svolgere alcuna attività assistenziale all’interno dell’ospedale. “Dopo quel che e’ avvenuto a Messina – ha detto Russo – abbiamo voluto analizzare il nostro sistema e richiamare la responsabilità dei direttori delle aziende sanitarie su due punti: il primo riguardo alla presenza di soggetti non strutturati negli ospedali pubblici, cui deve essere preclusa ogni forma di assistenza diretta: non e’ possibile che in una struttura pubblica un soggetto non autorizzato possa svolgere assistenza poiché ci va di mezzo la sicurezza dei cittadini”. Poi prendendo spunto da questa vicenda, ha proseguito l’assessore, sono stati invitati i direttori “a pretendere chiarezza massima su alcuni punti che riguardano la trasparenza: l’attività libera professionale non deve mai prevalere su quella istituzionale, si è tenuti a chiarire il costo delle prestazioni e se l’attività è stata prestata in una struttura pubblica o privata. Inoltre aziende e professionisti dovranno pubblicare sul sito internet i costi delle loro prestazioni. Un invito anche ai cittadini – ha concluso Russo – a chiedere la ricevuta fiscale quando si recano presso studi medici professionali”. I direttori generali delle strutture pubbliche siciliane avranno 60 giorni a disposizione per relazionare l’assessorato al termine di una ricognizione delle autorizzazioni rilasciate al personale.
TORNA INDIETRO