Ricercatori francesi hanno definito le caratteristiche patologiche e cliniche iniziali e i fattori prognostici dei pazienti affetti da questa neoplasia maligna. Quarantacinque pazienti, tutti trattati presso l’Institut Curie, con linfoma maligno primario e coinvolgimento mammario (LPM), sono stati rivisti dal punto di vista patologico. Tra questi, 38 casi riguardavano pazienti con linfoma diffuso a larghe cellule B e su essi è stata condotta un’analisi completa. Venti di 28 casi (71%) erano Bcl-2 positivi e 4 (14%) CD10 positivi. La stadiazione iniziale mostrava un solo sito di coinvolgimento linfonodale nel 58% dei casi e due o più siti extranodali nel 31% dei casi. Dei 37 pazienti di cui erano disponibili i dati, 19 erano classificati nel gruppo IPI a basso rischio (51%), 5 nel gruppo IPI a rischio basso-intermedio (14%), 6 nel gruppo IPI a rischio intermedio-alto (16%) e 7 in quello IPI ad alto rischio (19%). Al completamento della terapia iniziale, 34 pazienti (89%) avevano ottenuto risposta completa (RC). Ad un follow-up di 96 mesi, 18 pazienti (47%) avevano sviluppato recidiva, 3 con localizzazione al SNC. La sopravvivenza libera da malattia a 5 anni (SSM) e globale (SG) erano rispettivamente del 54% e 61%. In analisi multivariata, la presenza di 2 o più localizzazioni extranodali è risultata fattore prognostico per una più breve durata di SSM (p = 0.0008) e SG (p = 0.09), mentre un performance status
≥ 1 era predittivo di più breve durata di SG (p = 0.005). Infine, quando la serie è stata comparata ad una serie storica di 111 pazienti con linfoma nodale aggressivo, gli autori dello studio, pubblicato nella rivista American Journal of Hematology (
leggi abstract originale), hanno osservato percentuali di sopravvivenza significativamente inferiori per il LPM localizzato (p < 0.03). La localizzazione iniziale al seno ha un impatto negativo sulla prognosi dei pazienti con linfoma non-Hodgkin (LNH) e la presenza di siti extranodali aggiuntivi ha un significato prognostico ulteriormente peggiorativo. Questi risultati suggeriscono l’utilizzo di un trattamento specifico del LNH con coinvolgimento mammario.