Un panel di esperti, a nome di SIE, SIES e GITMO, ha condotto una revisione sistematica della letteratura ed indicato alcune raccomandazioni per il trattamento della leucemia mieloide acuta, non promielocitica, primaria
Viste le numerose opzioni di cura disponibili per i pazienti con leucemia mieloide acuta (LMA) de novo, la Società Italiana di Ematologia (SIE) assieme alle società affiliate SIES e GITMO ha inteso affidare ad un panel di esperti il progetto di sviluppo di apposite linee guida da applicare nella pratica clinica. Dopo una revisione sistematica della letteratura ed ispirandosi a criteri di medicina basata sull’evidenza, il panel di esperti ha formulato delle raccomandazioni, pubblicate nella rivista Haematologica (leggi abstract originale), per il trattamento della LMA primaria, non promielocitica. La terapia di prima linea per i pazienti di nuova diagnosi eleggibili per il trattamento intensivo dovrebbe includere un ciclo di induzione con citarabina a dosi standard ed una antraciclina. Dopo remissione completa, i pazienti di età inferiore a 60 anni dovrebbero ricevere terapia di consolidamento che include citarabina ad alte dosi. Il trapianto allogenico mieloablativo con cellule staminali da parente HLA-compatibile dovrebbe essere eseguito in prima remissione completa in: 1) bambini con citogenetica a rischio intermedio-alto o che abbiano ottenuto la prima remissione completa dopo un secondo ciclo di induzione; 2) adulti con meno di 40 anni con citogenetica a rischio intermedio e in quelli con meno di 55 anni a rischio citogenetico alto o che abbiano ottenuto la prima remissione completa dopo un secondo ciclo di induzione. Il trapianto con cellule staminali da donatore non relato è raccomandato negli adulti fino ai 30 anni in prima remissione completa e nei bambini con malattia a rischio molto alto che non abbiano un donatore tra i parenti. Il trapianto di cellule staminali da donatore non compatibile è un’opzione per i pazienti ad alto rischio che non abbiamo donatore compatibile ma che necessitano con urgenza di trapianto. I pazienti con età inferiore ai 60 anni, che non siano candidati al trapianto allogenico di cellule staminali o che non abbiano donatore, sono candidati al trapianto autologo di cellule staminali.SIEnews – Numero 3 – 5 febbraio 2009