venerdì, 2 giugno 2023
Medinews
16 Febbraio 2009

LINEE GUIDA ITALIANE PER IL TRATTAMENTO DEL MIELOMA MULTIPLO

Alla luce dell’introduzione nella pratica clinica di nuove terapie molecolari, sono state pubblicate le linee guida nazionali per la diagnosi e la cura della malattia, oltre che delle recidive e delle forme refrattarie

La disponibilità di nuove terapie target ha rivoluzionato il trattamento del mieloma multiplo (MM), sia dei casi di nuova diagnosi che delle recidive o delle forme refrattarie. Un gruppo di esperti italiani ha stilato le linee guida, pubblicate nell’European Journal of Haematology (leggi abstract originale), per ottimizzare il trattamento del MM nella pratica clinica. Gli esperti italiani raccomandano che la terapia sia iniziata solo nei pazienti sintomatici. Il trapianto autologo con cellule staminali (TACS), associato a melphalan, è il trattamento di elezione nei pazienti fino ai 65 anni e la terapia di induzione, che include i nuovi farmaci, sembra essere più appropriata come regime preparatorio prima della TACS. Nei pazienti che non raggiungono un buon livello di risposta parziale dopo trapianto, può essere utile un consolidamento seguito da secondo trapianto. Esiste, inoltre, evidenza clinica che il mantenimento con talidomide, dopo TACS nei pazienti più giovani che non raggiungono un buon livello di risposta parziale, può prolungare la sopravvivenza. Nei pazienti anziani, la combinazione di un agente alchilante con un nuovo farmaco dovrebbe essere considerato l’approccio standard. Le recidive di MM dovrebbero essere trattate nuovamente dopo ricomparsa dei sintomi e segni di danno d’organo e tessuto. I regimi di salvataggio dovrebbero includere corticosteroidi e bortezomib, talidomide o lenalidomide.


SIEnews – Numero 4 – 19 febbraio 2009
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