27 Ottobre 2008
‘LA STORIA DI PAULA’, LA PRIMA FICTION IN 3D PER CONOSCERE IL TUMORE DEL SENO
È stato presentato presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza del Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, un progetto innovativo, il primo mai realizzato al mondo, per aiutare a conoscere meglio e sconfiggere il tumore del seno. Si chiama la “Storia di Paula”, ed è il percorso di una donna malata ricostruito fedelmente in un cartone animato in 3D di 40 minuti. Protagonisti i medici che quotidianamente operano nel Dipartimento Oncologico del Policlinico Universitario di Modena. La fiction è disponibile in DVD e verrà distribuita nei reparti di oncologia, alle associazioni che si occupano di lotta ai tumori e via web nel sito del Policlinico di Modena. “L’esperienza di Paula è simile a quella di molte pazienti che incontriamo ogni giorno – ha commentato Pierfranco Conte, Direttore dell’Oncologia del Policlinico di Modena – e ripropone il difficile percorso di chi scopre di avere un cancro, reagisce con coraggio e riesce infine a sconfiggerlo, grazie alle nuove terapie, ad un’assistenza di eccellenza, ma anche all’affetto e al sostegno di chi gli sta vicino. Con questo progetto ci siamo posti l’obiettivo di informare ma anche contrastare il più frequente pregiudizio, che considera tuttora il cancro un male incurabile”. La fiction, ambientata nel dipartimento oncologico modenese riprodotto in second life, sottolinea l’importanza della prevenzione primaria, dell’adesione agli screening e mostra inoltre come siano ancora radicati lo stigma nei confronti del tumore e gli ostacoli per chi riesce a sconfiggerlo e torna a una vita “normale”. “È importante ribadire che di cancro si può guarire ma si può morire per disinformazione – ha affermato il Ministro Carfagna -. Le Istituzioni hanno il preciso dovere di promuovere campagne informative corrette, esaustive e di qualità, in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, e di favorire il reinserimento di chi guarisce, con particolare riferimento al ritorno al lavoro. Per questo abbiamo ritenuto importante concedere il nostro patrocinio ad un’iniziativa innovativa come questa, che ci vede schierati in prima linea accanto alle donne malate e ai medici che quotidianamente combattono la battaglia contro il cancro, a cui va il nostro particolare ringraziamento”. Il Policlinico di Modena non è nuovo a “esperimenti” sul fronte dei new media: è stato infatti il primo ad inaugurare in second life un proprio distaccamento virtuale. Aperto da marzo 2008, è una copia del tutto fedele della struttura reale, dove i pazienti possono trovare informazioni e dove, ogni lunedì dalle 15 alle 17, gli oncologi offrono ascolto e consulenza. “Oggi le moderne tecnologie informatiche consentono di migliorare la qualità dei servizi – ha spiegato il Direttore Sanitario Maurizio Miselli – ma soprattutto di facilitare l’accesso alle prestazioni e accrescere il livello delle informazioni necessarie a rendere l’utente protagonista del processo di cura. Uno degli ulteriori elementi di pregio dell’intero progetto, così come della fiction, è l’assoluta mancanza di costi a carico della struttura pubblica. Il progetto, infatti, è reso possibile grazie ad un educational grant di Astrazeneca, azienda particolarmente impegnata sul fronte della comunicazione scientifica, che ha creduto nel valore di questo percorso innovativo: “Il nostro obiettivo – ha spiegato il dr. Raffaele Sabia, Direttore Medico dell’azienda – è ‘fare la differenza’ per il paziente, non solo sviluppando farmaci sempre più efficaci e tollerati, ma anche attraverso il sostegno ad attività legate alla Responsabilità Sociale. Con il supporto a questa iniziativa altamente innovativa intendiamo perseguire due priorità per noi di valore: sensibilizzare sull’importanza della prevenzione della malattia e offrire un’informazione scientifica sempre più completa, aggiornata e accessibile a tutti”.