In un tumore metastatico non operabile della pelle, il carcinoma basocellulare, sono state identificate mutazioni dei geni del segnale ‘hedgehog’, i geni PTCH1 e SMO. Lo studio di fase 1 ha valutato la farmacocinetica e la sicurezza del trattamento con un inibitore dei geni SMO (GDC-0449) e la risposta del tumore a questa piccola molecola. I ricercatori statunitensi hanno selezionato 33 pazienti con carcinoma basocellulare localmente avanzato o metastatico, ai quali è stato somministrato per via orale GDC-0449 alla dose di 150 mg/die (n = 17), oppure 270 mg/die (n = 15) o 540 mg/die (n = 1). Le risposte del tumore al trattamento sono state valutate mediante RECIST (Response Evaluation Criteria in Solid Tumors) o esame fisico o entrambi e sono state studiate le caratteristiche molecolari del tumore. La durata mediana dello studio è stata 9.8 mesi. Dei 33 pazienti, 18 hanno ottenuto risposta obiettiva, che è stata valutata mediante metodica d’immagine (n = 7) o esame fisico (n = 10) o entrambi (n = 1). La risposta era completa in 2 pazienti e parziale in 16. Gli altri 15 pazienti hanno raggiunto stabilizzazione della malattia (n = 11) o mostrato progressione della malattia (n = 4). In 6 pazienti sono stati osservati 8 eventi avversi di grado 3, probabilmente correlati al farmaco in studio; questi includevano fatigue (n = 4), iponatriemia (n = 2), spasmi muscolari (n = 1) e fibrillazione atriale (n = 1). Un evento di grado 4 (iponatriemia asintomatica) è stato giudicato non legato al trattamento con GDC-0449. Un solo paziente ha abbandonato lo studio per gli eventi avversi. Nello studio pubblicato nella rivista New England Journal of Medicine (
leggi abstract originale) è stata dimostrata evidenza del segnale ‘hedgehog’ nei tumori che rispondevano al trattamento.