L’incidenza di metastati extraepatiche di epatocarcinoma (HCC) diagnosticate durante il decorso clinico non è elevata. Lesioni intraepatiche avanzate, presenza di invasione vascolare, incremento dei marcatori tumorali e presenza di epatite virale sono i fattori di rischio di metastasi extraepatiche identificati dai ricercatori giapponesi dell’Università e del Kyoundo Hospital di Tokyo nell’articolo pubblicato in Liver International (per scaricare l’abstract originale clicca
qui). Le metastasi extraepatiche di HCC sono oggetto di crescente interesse vista la prolungata sopravvivenza dei pazienti per l’avanzamento delle terapie adottate per le lesioni intraepatiche. Per valutare l’incidenza e i fattori di rischio di metastasi extraepatiche dell’HCC, gli autori hanno arruolato 1573 pazienti (1131 non pre-trattati e 442 trattati precedentemente) che non presentavano lesioni extraepatiche alla diagnosi ma trattati nel periodo 1990-2003. I pazienti avevano ricevuto terapia medica con ablazione percutanea e chemio-embolizzazione arteriosa transcatetere, seguita da Tac dinamica o RM e determinazione dei marcatori tumorali ogni 3-4 mesi. Le metastasi extraepatiche sono state diagnosticate con raggi X, Tac, RM e scintigrafia. I parametri clinici al momento del trattamento delle lesioni intraepatiche sono stati valutati con il modello di Cox, quali predittori di successiva metastasi extraepatica, nei 1131 pazienti non pre-trattati. Durante il periodo medio di osservazione (3.9 anni), metastasi extraepatiche sono state diagnosticate in 123 pazienti non pre-trattati e in 53 pazienti trattati precedentemente: l’incidenza è stata di circa il 13% a 5 anni. L’analisi multivariata con modello di Cox ha rivelato che la positività ai marcatori virali, le dimensioni maggiori del tumore, la presenza di noduli multipli e di invasione vascolare, ed elevati livelli di marcatori tumorali erano associati a sviluppo di metastasi extraepatiche.