Ricercatori inglesi hanno condotto un’analisi sull’incidenza della leucemia linfocitica cronica (LLC) in ambito UE. La LLC, pur essendo considerata una malattia rara, colpisce un elevato numero di persone in Europa e migliaia di pazienti richiedono trattamenti e cure mediche che hanno un forte impatto sulle spese sanitarie degli stati membri. Gli autori dello studio pubblicato nell’European Journal of Haematology (per scaricare l’abstract originale clicca
qui) hanno usato i dati dell’International Agency for Research on Cancer relativi al 2002 ed hanno stimato il numero di persone con LLC (ICD-10 C91.1) dal numero totale dei casi di leucemia (C91-95). Hanno quindi estrapolato i dati considerando l’aumento di popolazione comunitaria tra il 2002 e il 2006, ultimo anno in cui è stata stimata la popolazione nell’UE. Nello studio sono state riportate le stime di prevalenza parziale a 1 e 5 anni (cioè il numero di persone ancora vive dopo 1 e 5 anni dalla diagnosi). Sono state poi applicate le stime proporzionali dalla letteratura per determinare quelle che richiedono trattamento immediato, quelle sotto osservazione e le possibili percentuali di progressione. I risultati indicano che nei 27 stati dell’UE, comprensivi di Islanda, Norvegia e Lichtenstein, le stime di prevalenza parziale della LLC a 1 e 5 anni sono rispettivamente 13.952 e 46.633 casi nel 2006. Applicando la stadiazione Binet alla stima a 1 anno, il 40% dei pazienti sarà allo stadio B/C e richiederà un trattamento immediato: quindi, 5.581 persone potrebbero essere sottoposte a trattamento entro il primo anno dalla diagnosi. Tra il 60% (8.371) dei pazienti in osservazione, entro 5 anni circa il 33% (2.763) potrà manifestare un avanzamento della malattia, con aumentato rischio di mortalità.
SIENEWS – numero 20 – 23 ottobre 2008