Parametro facile da calcolare dagli esiti della tomografia computerizzata standard è correlato alla sopravvivenza globale dei pazienti
Per esaminare il possibile ruolo prognostico del carico tumorale alla diagnosi (basale) sulla sopravvivenza libera da progressione (PFS) e globale (OS), ricercatori francesi in collaborazione con colleghi italiani hanno condotto uno studio su un gruppo omogeneo di pazienti con carcinoma renale metastatico arruolati in trattamenti di seconda linea, dopo fallimento delle citochine, selezionati appositamente per questa analisi. Pochi studi, nella letteratura scientifica, hanno valutato il ruolo del carico tumorale in questa forma di cancro avanzato, anche se è stato ritenuto importante in tumori localizzati. Nei pazienti metastatici il ruolo del carico tumorale non è certo perché questo parametro è sempre stato analizzato in pazienti già trattati con chemioterapia o è stata utilizzata una valutazione parziale del carico tumorale. Per determinare il carico tumorale sono stati considerati i criteri RECIST (Response Evaluation Criteria in Solid Tumors), cioè la somma del diametro più lungo di ogni lesione tumorale. I tassi di PFS e OS sono stati stimati con il metodo di Kaplan-Meier e quindi comparati tra gruppi utilizzando il test log-rank. L’associazione tra carico tumorale e PFS e OS è stata valutata utilizzando il modello di rischio proporzionale di Cox e analisi multivariate sono state aggiustate per le altre variabili prognostiche: classe di rischio MSKCC (Memorial Sloan Kettering Cancer Center) e trattamento. Nell’analisi finale dello studio pubblicato sulla rivista British Journal of Urology International (leggi abstract) sono stati inclusi 124 pazienti; tra questi, il 66% ha ricevuto sorafenib o sunitinib e il 34% placebo. Il follow-up mediano è stato di 80.1 mesi. Il carico tumorale è stato direttamente correlato alla PFS e alla OS e queste associazioni sono rimaste significative anche dopo aggiustamento per la classe di rischio MSKCC e il trattamento. Ogni incremento di 1 cm del carico tumorale ha aumentato il rischio di progressione del 4.5% (hazard ratio [HR] 1.05, intervallo di confidenza [IC] 95%: 1.02 – 1.07; p < 0.001) e quello di morte del 5% (HR 1.05, IC 95%: 1.03 – 1.08; p < 0.001). In conclusione, il carico tumorale è una misura facile da calcolare dall’esame tomografico standard e permette di predire la prognosi indipendentemente dalla localizzazione delle metastasi e dalla classe prognostica definita dai criteri MSKCC, ma è anche strettamente correlato al performance status del paziente. Con questo studio, gli autori sottolineano per la prima volta in analisi multivariata l’evidenza del ruolo prognostico indipendente del carico tumorale basale e credono che questa informazione possa essere utile nella clinica pratica.Renal Cancer Newsgroup – Numero 10 – Novembre 2012