giovedì, 21 settembre 2023
Medinews
4 Novembre 2013

FUNZIONE COGNITIVA IN DONNE ANZIANE CON TUMORE MAMMARIO TRATTATE CON CHEMIOTERAPIA STANDARD E CAPECITABINA NELL’AMBITO DELLO STUDIO CALGB 49907

In un periodo di 24 mesi, le pazienti hanno mostrato variazioni minime e sono state osservate differenze non significative nei due bracci di trattamento. In un gruppo sano di donne anziane, la chemioterapia non è stata associata a variazioni longitudinali della funzione cognitiva (auto-descritta). Le modificazioni della funzione cognitiva in donne anziane che ricevono chemioterapia sono poco comprese. Gli investigatori dell’Alliance for Clinical Trials in Oncology, coordinati dal gruppo del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, hanno esaminato la funzione cognitiva, auto-descritta, nelle pazienti anziane che hanno ricevuto chemioterapia adiuvante nello studio Cancer and Leukemia Group B (CALGB) 49907, che aveva incluso 633 donne di età ≥ 65 anni con tumore mammario in stadio I – III, randomizzate a chemioterapia adiuvante standard (ciclofosfamide, metotrexato e 5-fluorouracile oppure doxorubicina e ciclofosfamide) vs capecitabina. Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Breast Cancer Research and Treatment (leggi abstract), hanno esaminato la funzione cognitiva descritta da 297 donne (CALGB 361002), arruolate nel sottostudio sulla qualità di vita che non avevano mostrato deficit grave allo screening della funzione cognitiva. Le donne sono state valutate in 6 incontri (dal basale, entro un periodo di 24 mesi), utilizzando uno strumento a 18 punti. In ciascun momento (‘time point’) e per ogni paziente, i ricercatori hanno calcolato il punteggio della funzione cognitiva (CFS), definito come risposta media ai punti 1 – 18 dello strumento, e hanno definito come deficit un punteggio > 1.5 volte la deviazione standard sopra il punteggio medio basale globale. Le differenze di punteggio, per caratteristiche della paziente, sono state valutate utilizzando il test di Kruskal-Wallis. Un modello lineare a effetti misti è stato utilizzato per valutare il CFS per tipo di trattamento nel tempo. Nelle 297 donne incluse nell’analisi, l’età mediana era 71.5 anni (range: 65 – 85) e il 73% aveva performance status pari a 0. Depressione e fatigue basali sono state riportate rispettivamente dal 6 e dal 14% delle pazienti. Il CFS medio basale era 2.08 (corrispondente a una ‘capacità normale’) e la funzione cognitiva basale non ha subito variazioni con il regime di trattamento (p = 0.350). Nei 24 mesi di osservazione, le donne hanno dunque riportato minimi cambiamenti in ciascun momento dello studio e sono state osservate differenze non significative tra bracci di trattamento. In un gruppo sano di donne anziane, la chemioterapia non è stata associata a variazioni nel tempo della funzione cognitiva auto-descritta.
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