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Medinews
20 Luglio 2009

FRIULI VG: CON SCREENING SALVE DA 130 A 260 PERSONE L’ANNO

I risultati positivi raggiunti dalla Regione nella prevenzione delle malattie oncologiche sono stati evidenziati dall’assessore alla Salute e Protezione Sociale, Vladimiro Kosic, in occasione del convegno ‘Focus sul carcinoma colon rettale 2009′, svoltosi ad Udine. E’ stato infatti valutato che grazie alla prevenzione, nel Friuli Venezia Giulia sono state e saranno salvate dalle 130 alle 260 vite l’anno di persone interessate da tale patologia. “Sono dati straordinari – ha infatti detto Kosic – in quanto rappresentano l’esito dell’impegno del sistema sanitario regionale nello screening, nella prevenzione e nella cura del carcinoma del colon retto”. “Negli ultimi anni infatti – ha aggiunto l’assessore – la vita media degli abitanti del Friuli Venezia Giulia si è prolungata anche grazie a un percorso di cura e assistenziale valido, a conferma delle scelte adottate dall’Amministrazione regionale”. “Non solo – ha concluso – ma ancora più confortanti sono i dati relativi alla dimissione dei malati dalle strutture ospedaliere del Friuli Venezia Giulia: evidenziano un numero di guarigioni dalle patologie oncologiche che è maggiore rispetto a quelle dei malati cardiovascolari”. Il convegno è stato organizzato dall’AIOM del Friuli Venezia Giulia e dal dipartimento di Oncologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Udine, diretto da Gianpiero Fasola. Le assise godevano del patrocinio della Regione, dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Udine e della sezione di Udine della Lega italiana contro i tumori. Nel corso dei lavori, ai quali hanno partecipato specialisti di fama internazionale, è stato tracciato il bilancio della campagna avviata dall’Amministrazione regionale per lo screening della popolazione rispetto alle patologie oncologiche. E’ stato rilevato che, nel 2007, 93 mila abitanti della Regione sono stati colpiti dalle malattie oncologiche, mentre lo screening per il carcinoma del colon retto interesserà 230 mila persone – ovvero il 28 per cento della popolazione – compresa tra i 50 e i 69 anni d’età. E’ infine stato illustrato il modello organizzativo prescelto per la prevenzione, ma anche per la cura del carcinoma colonrettale. La prevenzione di tale patologia, come è stato rilevato, considerati i costi delle terapie oncologiche, consente un ingente risparmio di risorse al sistema sanitario regionale. Ciò, nonostante che per la campagna di sensibilizzazione sullo screening rispetto alle patologie del colon retto la Regione preveda di spendere da 2 milioni e 800 mila euro a 3 milioni e 400 mila euro, a seconda della ‘risposta’ della popolazione, e a seconda della disponibilità di un numero più o meno elevato dei cittadini a sottoporsi all’indagine.
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