Firenze, 2 marzo – Nella villa di Careggi a Firenze, dove soggiornavano gli ospiti illustri della famiglia Medici, sarà allestita una nuova casa di accoglienza per pazienti con malattie del sangue. La parte antica dell’ex convento delle Oblate è stato concesso in comodato d’uso dall’AOUC e sarà gestito dalla sezione fiorentina dell’AIL Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, che provvederà a restaurarlo e ai necessari adattamenti già previsti da un apposito progetto. Lo stabile è stato consegnato ufficialmente dall’Azienda ospedaliero-universitaria nel corso di una conferenza stampa nella sede della Direzione generale assieme alla presentazione del progetto di ristrutturazione. Fra le autorità presenti Enrico Rossi, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, e Silvio Fusari, presidente AIL Firenze, oltre al direttore generale AOUC, Edoardo Majno, e al professor Alberto Bosi, direttore dell’Ematologia di Careggi. La casa di accoglienza metterà a disposizione 17 camere, con angolo cottura, a pazienti e familiari durante il lungo trattamento contro leucemie, linfomi e mielomi. L’edificio di grande valore storico e paesaggistico sarà interamente recuperato con l’approvazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici. A Careggi, nel 2008, sono arrivati 86 nuovi pazienti con diagnosi di leucemia acuta e dal 1988 sono stati eseguiti 1300 trapianti di midollo e di cellule staminali emopoietiche sia autologhi che allogenici. Numeri che fanno dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi un centro di riferimento a livello nazionale. L’AIL, grazie alle donazioni dei fiorentini, offre già dal 2000 ospitalità, a titolo assolutamente gratuito, a pazienti ‘fuori sede’ e ai loro familiari nella casa di accoglienza di Campi Bisenzio, che dispone di 12 letti ma ormai non è più adeguata per l’aumento del numero dei pazienti e per la difficoltà di spostamento verso Careggi e Meyer. La ristrutturazione consentirà anche di creare spazi di gioco per i bambini ospitati e in cura al Meyer.
SIEnews – Numero 5 – 5 marzo 2009