Bruxelles, 16 dicembre – Qualità e sicurezza sono capisaldi a tutela del paziente: è quanto ha sostenuto l’Italia nel primo consiglio dei ministri dell’Ue dedicato, a Bruxelles, ai diritti dei pazienti nell’assistenza transfrontaliera tra i 27 stati membri. Il sottosegretario al lavoro, alla salute e politiche sociali Ferruccio Fazio, ha illustrato ai partner europei le proposte italiane per migliorare la cooperazione e ricercare un compromesso, al momento però ancora lontano. L’Italia ritiene che il cittadino che vuole essere rimborsato – in caso di assistenza sanitaria transfrontaliera all’interno dell’Ue – deve passare da una struttura accreditata e riconosciuta dallo stato membro. Inoltre, per assicurare un accesso uguale per tutti, Roma ipotizza un percorso di lavoro per definire ‘Livelli essenziali di assistenza’ (ossia servizi e prestazioni concordati per i quali è ammesso il rimborso) da assicurare in tutti gli stati membri. Sempre ai fini del rimborso bisogna prevedere, ha precisato Fazio, la possibilità per i paesi di definire un processo, tracciabile e verificabile, di informazione da parte del medico curante al paziente, sugli elementi di scelta delle strutture sanitarie all’estero, anche per scongiurare forme di pubblicità occulta.
SIEnews – Numero 24 – 18 dicembre 2008