L’invasione tumorale, che interessa il microcircolo e la capsula renale, il grasso perirenale e il seno renale, sembra influenzare negativamente la prognosi. Ricercatori della Johannes Gutenberg University di Magonza in Germania hanno studiato la rilevanza prognostica di varie caratteristiche istopatologiche e dell’estensione tumorale locale in pazienti con carcinoma renale pT3b/c N0M0 alla luce delle recenti proposte di riclassificazione dell’invasione tumorale del grasso renale, anche se altre variabili devono essere considerate. Lo studio pubblicato nel British Journal of Urology International (
leggi abstract originale) ha incluso 1943 pazienti che tra il 1990 e il 2006 sono stati sottoposti ad intervento chirurgico per tumore renale presso il dipartimento di urologia della stessa università. La diagnosi di carcinoma renale pT3b/c RCC è stata posta in 175 pazienti (8.7%). Dopo l’esclusione di 57 pazienti (32.6%) per presenza di metastasi linfonodali o a distanza al momento della diagnosi, i 118 rimanenti (67.4%) sono stati considerati per l’analisi retrospettiva. È stata studiata l’associazione di differenti caratteristiche istopatologiche e dell’estensione tumorale locale con la sopravvivenza cancro-specifica (SCS) e la sopravvivenza libera da progressione (SSP) attraverso analisi univariata e multivariata. L’istopatologia è stata rivista alla luce della classificazione TNM 2002 da un patologo. Le stime di SCS e SSP sono state calcolare con il metodo di Kaplan-Meier. Il follow-up mediano di 110 pazienti era di 3.2 anni (range: 0.3-16.1). In analisi univariata, l’invasione microvascolare (IMV) e della capsula renale (ICR) aumentavano il rischio di progressione del tumore di 2.05 e 2.72 volte rispettivamente (p = 0.034 e p < 0.001). Globalmente, l’invasione del grasso (ITG) e la presenza di aree composte da cellule eosinofile erano associate a più alto rischio di progressione (p = 0.001 e p = 0.011) e di SCS più breve (p = 0.037 e p = 0.017). All’analisi multivariata, IMV e ICR erano associate ad un rischio doppio di mortalità cancro-specifica (hazard risk ratio [HR] 2.22; p = 0.045 e HR 2.31; p = 0.011). L’ITG in generale (p = 0.004) e specificamente l’invasione del grasso perirenale (IGP) e nel seno renale (IGSR) sono state associate ad un rischio triplo di progressione del tumore (HR 3.36; p = 0.001). Le percentuali di SCS e SSP a 10 anni erano del 39% e 36% per tutti i pazienti, ma del 47% e 45% per quelli con carcinoma renale pT3b/c senza IGP o IGSR e del 25% e 10% per quelli che invece presentavano IGP + IGSR. In conclusione, i pazienti con carcinoma renale pT3b/c con IMV, ICR, ITG e specialmente con IGP + IGSR presentano una prognosi marcatamente sfavorevole rispetto a quelli con tumori che non si estendono ai tessuti circostanti. Solo dopo lo svolgimento di nuovi studi e della validazione esterna dei risultati ottenuti si potrà procedere alla modifica della classificazione TNM.