L’infezione da poliomavirus delle cellule di Merkel (PVCM) è associata ad esiti clinici più favorevoli, quali minor numero di metastasi e migliore sopravvivenza, nei pazienti con carcinoma cutaneo a cellule di Merkel. I risultati dello studio pubblicato nella rivista Journal of the National Cancer Institute (
leggi abstract originale) supportano l’ipotesi che l’infezione virale sia frequentemente associata alla patogenesi del carcinoma a cellule di Merkel, tumore raro della pelle. L’integrazione del DNA di PVCM nel genoma del tumore è molto frequente ma le conseguenze cliniche dell’infezione erano ancora poco note. Ricercatori finlandesi hanno analizzato i campioni di tessuto, fissato in formalina-paraffina, ottenuti da 114 di 207 pazienti con diagnosi di carcinoma a cellule di Merkel nel periodo 1979-2004, in Finlandia. La presenza di DNA di PVCM è stata valutata con PCR, PCR quantitativa e sequenziamento del DNA e sono state esaminate le associazioni tra stato tumorale del DNA di PVCM e fattori istopatologici e sopravvivenza. Il follow-up mediano dopo la diagnosi di carcinoma a cellule di Merkel nei pazienti sopravviventi era 9.9 anni (range: 4.9-21.9 anni). Tutti i test statistici erano a due code. I risultati indicano che il DNA di PVCM era presente in 91 carcinomi (79.8%). Rispetto ai tumori negativi al DNA di PVCM, quelli positivi erano più spesso localizzati in un arto (40.7% vs 8.7%; p = 0.015) ed erano meno frequenti le metastasi linfonodali regionali alla diagnosi (6.6% vs 21.7%; p = 0.043). I pazienti con carcinomi positivi al DNA di PVCM mostravano una sopravvivenza globale migliore di quelli con tumori negativi al DNA di PVCM (sopravvivenza a 5 anni: 45.0% vs 13.0%, rispettivamente; p < 0.001, log-rank test a due code).