In pazienti selezionati con tumori dell’apparato lacrimale, una procedura chirurgica che risparmi l’occhio (‘eye-sparing’) può raggiungere esiti di sopravvivenza comparabili a quelli dei pazienti che sono stati sottoposti a eviscerazione dell’orbita. La radioterapia (RT) adiuvante dovrebbe essere quindi considerata per tutti i pazienti che presentano questi tumori. Neoplasie epiteliali maligne dell’apparato lacrimale sono rare e sono tipicamente trattate con la procedura chirurgica, solo occasionalmente associata a RT adiuvante. Scopo dello studio pubblicato sulla rivista Cancer (
leggi abstract originale) era valutare gli esiti del trattamento per tipologia di procedura chirurgica (eviscerazione dell’orbita vs chirurgia ‘eye-sparing’) e chiarire il ruolo della RT adiuvante per questa patologia rara. I ricercatori del dipartimento di Oncologia Radiologica dell’Università del Texas hanno trattato 46 pazienti con neoplasie epiteliali maligne dell’apparato lacrimale presso l’MD Anderson Cancer Center di Houston tra il 1945 e il 2008. Ventisette pazienti (59%) sono stati sottoposti a eviscerazione dell’orbita e 19 (41%) a chirurgia ‘eye-sparing’. Il 64% dei pazienti nel gruppo di eviscerazione dell’orbita e l’83% di quelli nel gruppo ‘eye-sparing’ hanno ricevuto RT adiuvante (dose mediana di 60 Grays). L’intervallo di follow-up mediano per tutti i pazienti è stato di 38 mesi (range: 3 – 460). Le percentuali di sopravvivenza globale a 5 anni erano del 59% nel gruppo sottoposto a eviscerazione dell’orbita e del 62% in quello inviato a chirurgia ‘eye-sparing’ (p = 0.56), mentre quelle di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni erano rispettivamente del 49 e 39% (p = 0.35). Lo stato tumorale (T1-2 vs T3-4) è stato associato alla sopravvivenza globale (p = 0.02) e le dimensioni del tumore (< 3.5 vs > 3.5 cm) alla sopravvivenza libera da malattia (p = 0.015). Il tempo mediano alla ricorrenza locoregionale è stato 85 mesi nei pazienti trattati con eviscerazione dell’orbita e 123 mesi con la chirurgia ‘eye-sparing’. Tutti i pazienti che non hanno ricevuto RT hanno manifestato recidiva locale e la RT estendeva il tempo alla recidiva locoregionale (mediana: 460 vs 30 mesi; p = 0.009). Sette casi di complicanze di grado ≥ 3 si sono manifestati dopo RT adiuvante.