martedì, 3 ottobre 2023
Medinews
11 Aprile 2013

ERADICAZIONE DELL’INFEZIONE DA VIRUS DELL’EPATITE C E SVILUPPO DI CARCINOMA EPATICO

Una risposta virologica sostenuta dopo trattamento delle persone affette da HCV, con fibrosi a qualsiasi stadio, è associata a un ridotto rischio di tumore

L’infezione da virus dell’epatite C (HCV) costituisce una delle principali cause di sviluppo di carcinoma epatico. Negli Stati Uniti, questa forma di cancro si manifesta ogni anno in circa 15000 persone, quindi secondo i ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta e Louis Stokes Veterans Affairs Medical Center e University Hospitals-Case Medical Center, Case Western Reserve University di Cleveland era necessario valutare l’evidenza del beneficio del trattamento nelle persone con infezione da HCV sullo sviluppo di epatocarcinoma. Gli autori della meta-analisi pubblicata sulla rivista Annals of Internal Medicine (leggi abstract) hanno rivisto sistematicamente gli studi osservazionali, identificati nei database di MEDLINE, EMBASE, CINAHL, Cochrane Library, Web of Science e Database of Abstracts of Reviews and Effectiveness dalla loro istituzione a febbraio 2012, per determinare l’associazione tra risposta alla terapia antivirale HCV e sviluppo di carcinoma epatico in persone a ogni stadio di fibrosi e in quelle con epatopatia avanzata. Hanno quindi selezionato gli studi osservazionali, pubblicati in lingua inglese, che avevano comparato la risposta virologica sostenuta (SVR) in seguito alla terapia con nessuna risposta in persone con infezione da HCV, nella popolazione adulta, che erano state seguite con un follow-up medio di almeno 2 anni. Due investigatori, indipendente-mente, hanno estratto i dati in misure uniformi di rischio relativo e, per determinare la qualità dell’evidenza, è stato utilizzato il ‘Grading of Recommendations Assessment, Development and Evaluation framework’. In totale sono stati inclusi 30 studi e 18 hanno fornito stime aggiustate dell’effetto, che sono state utilizzate per calcolare i rischi relativi raggruppati (‘pooled’). Tra le persone con HCV, la SVR è stata associata a un ridotto rischio di carcinoma epatico (rischio relativo per tutte le persone 0.24, IC 95%: 0.18 – 0.31, con evidenza di qualità moderata; hazard ratio nella malattia epatica avanzata 0.23, IC 95%: 0.16 – 0.35, con evidenza di qualità moderata). Nelle meta-analisi alcune variabili non potevano essere controllate a causa del disegno osservazionale degli studi inclusi. In conclusione, gli investigatori suggeriscono che l’osservazione nelle persone con infezione da HCV ad ogni stadio di fibrosi di una risposta virologica sostenuta dopo il trattamento sia associata a un ridotto rischio di sviluppare carcinoma epatico. L’evidenza determinata è risultata di qualità moderata.


Liver Cancer Newsgroup – Numero 4 – Aprile 2013
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