31 Agosto 2009
EMILIA-ROMAGNA: 53 MLN IN 3 ANNI PER RICERCA E INNOVAZIONE
Cinquantatre milioni di euro dalla Regione Emilia Romagna alla ricerca in sanità. “Una scelta per migliorare la qualità dell’assistenza”, ha spiegato l’assessore regionale alla sanità Giovanni Bissoni. Lo stanziamento andrà a sostenere, nel prossimo triennio, programmi di ricerca che supportino i processi di innovazione tecnologica, clinica e organizzativa nei contesti delle Aziende sanitarie. Sono state date anche indicazioni per migliorare ulteriormente la capacità di gestire la funzione di ricerca e innovazione come attività istituzionale al pari di quella assistenziale, e per realizzare una rete organizzativa regionale dedicata, che veda la partecipazione di tutte le articolazioni del servizio sanitario: le Aziende Ospedaliero-Universitarie, le Aziende Usl, la progettata rete degli Irccs (che include, oltre al Rizzoli di Bologna, anche gli altri centri di riferimento – Polo delle scienze neurologiche presso l’Ausl di Bologna, Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola, Istituto tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia, presso l’Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia – centri per i quali e’ in corso l’iter per la trasformazione in Irccs). “In questi anni – ha spiegato Giovanni Bissoni – abbiamo realizzato esperienze positive e possiamo confermare la scelta strategica di investire nella ricerca come volano di quello sviluppo di cui i servizi hanno bisogno per mantenere e migliorare la qualità dell’assistenza, rafforzando la capacità di orientarla verso tematiche rilevanti per i pazienti e gli operatori, così come abbiamo previsto nel Piano sociale e sanitario 2008-2010”. Sono quattro i programmi finanziati dal piano triennale di investimenti in ricerca e innovazione: programma Regione-Università, Programma ricerca e innovazione Emilia-Romagna (Pri-er), programma del Fondo regionale per la modernizzazione, programma per la realizzazione e lo sviluppo della progettata rete degli Irccs e dei Centri di riferimento. Il programma Regione-Università, realizzato sulla base di uno specifico protocollo siglato con le quattro Università dell’Emilia-Romagna, ha già attivato nel corso del triennio scorso 64 progetti di ricerca, su temi che includono la medicina rigenerativa, le neuroscienze, l’oncologia, la diagnostica avanzata, la valutazione di costo-efficacia di tecnologie innovative. Potrà continuare a contare su un contributo della Regione pari a 10 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni. E’ dedicato allo sviluppo di progetti di ricerca proposti dalle Aziende Ospedaliero-Universitarie (Bologna, Modena, Parma, Ferrara) e dalle altre strutture sedi della collaborazione tra Servizio sanitario regionale ed Università, alla realizzazione dei quali concorrono le Aziende Usl. Il Programma ricerca e innovazione Emilia-Romagna (Pri-er), coinvolge tutte le Aziende sanitarie e l’Irccs Rizzoli. Dal 2004, anno del suo avvio, ha sviluppato la sua attività attraverso il coinvolgimento di gruppi multidisciplinari e multi professionali di operatori, occupandosi, tra l’altro, della innovazione nell’ambito dei trattamenti radioterapici in oncologia, della assistenza ai pazienti con ictus, degli stent a rilascio di farmaco in cardiologia, di tecnologie diagnostiche di rilievo (quali la Pet in campo oncologico e la Tac multistrato in cardiologia), degli interventi per la riduzione della mortalità da sepsi e della adozione di modelli assistenziali innovativi nelle terapie intensive regionali. Il contributo della Regione nel prossimo triennio è pari a 250 mila euro annui. Questo programma continuerà, come in passato, ad avvalersi anche della collaborazione dell’industria del settore farmaceutico e biomedicale – che condivide e sottoscrive gli obiettivi fissati dalla Regione -, sia in termini di sostegno economico ai progetti, sia nello sviluppo di iniziative finalizzate alla precoce individuazione di rilevanti innovazioni tecnologiche. Il programma del Fondo regionale per la modernizzazione e’ dedicato a programmi proposti dalle Aziende Usl, dedicati principalmente al tema della innovazione clinica ed organizzativa ed alla cui realizzazione partecipano Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliero-Universitarie, Irccs. Il contributo della Regione è pari a 2 milioni e 400 mila euro/anno per il triennio. Il programma per la realizzazione e lo sviluppo della progettata rete degli Irccs è finalizzato a sviluppare le infrastrutture necessarie alla funzione di ricerca e innovazione (personale e tecnologie); può contare su 5 milioni di euro all’anno per tre anni.