lunedì, 5 giugno 2023
Medinews
27 Ottobre 2017

Efficacy and safety of long-acting pasireotide or everolimus alone or in combination in patients with advanced carcinoids of the lung and thymus (LUNA): an open-label, multicentre, randomised, phase 2 trial

There are no data from prospective studies focused exclusively on patients with advanced lung and thymic carcinoids. We aimed to assess the efficacy and safety of long-acting pasireotide and everolimus, administered alone or in combination, in patients with advanced carcinoids of the lung or thymus. LUNA was a prospective, multicentre, randomised, open-label, phase 2 trial of adult patients (aged >18 years) with advanced (unresectable or metastatic), well differentiated … (leggi tutto)

Lo studio randomizzato di fase II pubblicato su Lancet Oncology rappresenta un’importante evidenza per il trattamento dei pazienti con carcinoidi polmonari o timici in stadio avanzato, in quanto molta dell’evidenza precedente è stata ottenuta analizzando il sottogruppo di pazienti con malattia a sede toracica inseriti in studi che includevano anche pazienti con malattia a partenza gastrointestinale. Lo studio prevedeva l’inclusione di pazienti con malattia non operabile, ben differenziata, che avesse mostrato progressione nei 12 mesi precedenti l’inserimento nello studio. I pazienti erano assegnati dalla randomizzazione a ricevere everolimus, oppure pasireotide long-acting (una iniezione intramuscolare di 60 mg ogni 28 giorni), oppure la combinazione dei due farmaci. Il disegno dello studio non prevedeva un confronto formale tra i bracci, in quanto l’obiettivo era la dimostrazione di attività del trattamento, misurata come probabilità di essere liberi da progressione di malattia a 9 mesi di distanza dalla randomizzazione, separatamente in ciascuno dei bracci. Lo studio ha documentato attività di tutti i 3 trattamenti in studio, con una percentuale di controllo di malattia a 9 mesi pari a 39% con pasireotide long-acting, 33,3% con everolimus e 58,5% con la combinazione. L’analisi delle tossicità riportate è risultata coerente con il noto profilo di tossicità dei farmaci. Lo studio quindi, documentando l’accettabile tollerabilità anche della combinazione, fa da apripista per ulteriori studi disegnati e dimensionati per documentare l’efficacia della combinazione dell’inibizione di mTOR con gli analoghi della somatostatina, specificamente nei pazienti con carcinoide a sede polmonare e timica.
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