domenica, 1 ottobre 2023
Medinews
17 Febbraio 2014

EFFICACIA DEL VACCINO QUADRIVALENTE DI PAPILLOMAVIRUS UMANO CONTRO LA DISPLASIA DELLA CERVICE UTERINA IN MANNITOBA – CANADA

Una percentuale significativa di donne vaccinate potrebbe non essere protetta contro le lesioni intra-epiteliali squamose (SIL) di alto grado e meno ancora contro la displasia, specialmente se sono state vaccinate in età ≥ 18 anni o presentavano citologia anormale prima della vaccinazione. L’efficacia del vaccino quadrivalente di papillomavirus umano (HPV) contro la displasia cervicale non era ancora stata stimata utilizzando dati individuali di popolazione. I ricercatori della University of Manitoba, Epidemiology and Cancer Registry, CancerCare Manitoba di Winnipeg e Cancer Control Research, British Columbia Cancer Agency di Vancouver, hanno stimato l’efficacia del vaccino utilizzando dati raccolti routinariamente in Mannitoba (Canada). Donne di età ≥ 15 anni, che hanno ricevuto privatamente il vaccino HPV quadrivalente in Mannitoba (n = 3541), tra settembre 2006 e aprile 2010, sono state abbinate secondo l’età a un massimo di tre donne non vaccinate (n = 9594). Gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology (leggi abstract) hanno utilizzato modelli di regressione di Cox per stimare gli hazard ratio dei tre seguenti ‘outcome’: cellule squamose atipiche di significato indeterminato (ASCUS), SIL di basso grado e SIL di alto grado. Tra le ragazze di 15 – 17 anni, le stime aggiustate di efficacia del vaccino sono risultate pari al 35% (IC 95%: -19 – +65), 21% (IC 95%: -10 – +43) e -1% (IC 95%: -44 – +29), rispettivamente verso la diagnosi di SIL di alto grado, SIL di basso grado e ASCUS. Nelle donne sottoposte a ≥ 1 Pap test dopo l’arruolamento, le stime corrispondenti erano più alte (46%, IC 95%: 0 – 71; 35%, IC 95%: 10 – 54; e 23%, IC 95%: -8 – +45). Il vaccino HPV quadrivalente è stato associato a una riduzione del 23% (IC 95%: -17 – +48) del rischio di SIL di alto grado nelle donne di età ≥ 18 anni che non avevano anamnesi di citologia anormale, ma non è stata osservata evidenza di protezione in quelle con storia di citologia anormale (-8%, IC 95%: -59 – +27). In conclusione, una significativa percentuale di donne vaccinate può non essere protetta contro le lesioni intra-epiteliali squamose di alto grado e meno ancora contro la displasia, specialmente se le donne sono state vaccinate a un età ≥ 18 anni o presentavano citologia anormale prima della vaccinazione. Questi risultati confermano quindi l’importanza della vaccinazione prima di qualsiasi esposizione all’HPV e sottolineano la necessità di programmi di screening che comprendano tutte le donne sessualmente attive, anche se sono state vaccinate.
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