sabato, 7 settembre 2024
Medinews
28 Febbraio 2017

Effect of Radiotherapy on Painful Bone Metastases. A Secondary Analysis of the NCIC Clinical Trials Group Symptom Control Trial SC.23

Many studies that found improved quality of life (QOL) after radiotherapy of bone metastases have small sample sizes and do not use specific questionnaires. How soon after radiotherapy one can expect an improvement in QOL is unknown. To investigate QOL at days 10 and 42 after radiotherapy with a bone metastases–specific QOL tool. In this secondary analysis of the NCIC Clinical Trials Group Symptom Control Trial SC.23, a double-blind randomized clinical trial … (leggi tutto)

L’American Society for Radiation Oncology (ASTRO) pubblica un aggiornamento delle linee guida (LG) per il trattamento radiante osseo palliativo. Le LG si basano su una revisione sistematica della letteratura per i lavori pubblicati da dicembre 2009 fino al gennaio 2015 per un totale di 414 abstracts e 56 articoli che comprendevano 20 studi randomizzati, 32 studi prospettici non randomizzati e 4 metanalisi.
In questo aggiornamento, viene indicata la schedula di trattamento unitamente alle opzioni/indicazioni al ritrattamento. Vengono confermate le 4 schedule di trattamento precedentemente pubblicate ossia la dose singola di 8 Gy, 20 Gy in 5 frazioni, 24 Gy in 6 frazioni o 30 Gy in 10 frazioni. Viene sottolineato come le 4 diverse schedule diano un beneficio pressoché sovrapponibile in termini di controllo del dolore a fronte di un simile profilo di tossicità. Nella pubblicazione viene evidenziato come i palliativisti, pur riconoscendo i benefici del trattamento radiante palliativo, siano poco propensi a riferire il paziente allo specialista Radioterapista e l’esempio più eclatante viene riportato in una pubblicazione sul Journal of Clinical Oncology (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15337808/) in cui l’88% dei medici palliativisti in Hospice sottolineano l’utilità del trattamento osseo palliativo a fronte del 3% dei pazienti che effettivamente beneficiano di questo approccio, emergendo quali potenziali barriere a tale prescrizione i costi, le difficoltà nel trasporto dei pazienti e la durata del trattamento. In merito al ritrattamento viene sottolineato come una singola dose di 8 Gy in monofrazione possa essere indicata in tutti i pazienti (anche in quelli con breve aspettativa di vita). Il ritrattamento viene indicato per quei casi in cui il tempo intercorso da precedente approccio radiante risalga ad almeno un mese e anche in questi casi il beneficio appare inferiore rispetto al primo trattamento con un controllo della sintomatologia dolorosa dell’ordine del 58%.
Vengono poi prese in considerazione le nuove tecniche radioterapiche quali la radioterapia stereotassica per il trattamento delle localizzazioni a livello vertebrale, che vedono una parte dedicata in questo aggiornamento delle LG con un rimando anche al “white paper” dell’ASTRO in questo specifico contesto (http://www.practicalradonc.org/cms/attachment/2022330692/2042007849/mmc1.pdf).
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