mercoledì, 22 gennaio 2025
Medinews
1 Giugno 2009

DASATINIB, EFFICACIA ANCHE NEL TUMORE AVANZATO DELLA PROSTATA

Dasatinib potrebbe essere considerato a breve una nuova opzione di trattamento del tumore avanzato della prostata. Due studi preliminari di fase 2 per questa nuova applicazione della molecola sono stati presentati al meeting annuale dell’ASCO (Associazione Americana di Oncologia Medica), tenutosi a Orlando in Florida tra il 29 maggio e il 2 giugno. L’attuale indicazione di dasatinib è la leucemia mieloide cronica resistente o intollerante a precedente terapia o la leucemia linfoblastica acuta Ph-positiva. In un numero limitato di pazienti con tumore avanzato della prostata, castrazione-resistente (CPCR), dasatinib è stato somministrato, in un primo studio, per valutare l’attività, la sicurezza e gli effetti sul sistema osseo, della somministrazione di un’unica dose orale del farmaco (100 mg) rispetto alla doppia dose giornaliera (i cui dati sono stati presentati lo scorso anno) (leggi abstract originale) e, in un secondo studio, l’interazione tra farmaci riguardo l’associazione di dasatinib (dose crescente 50-120 mg al giorno) e docetaxel (60-75 mg/m2 per 21 giorni) nella stessa tipologia di pazienti (leggi abstract originale). Gli eventi avversi di grado 1 e 2 più frequentemente osservati erano fatigue, cefalea, diarrea e nausea, mentre quelli di grado 3 e 4 erano astenia, dispnea e versamento pleurico (3 casi). I presupposti dell’indicazione nel CPCR erano stati valutati in studi pre-clinici che hanno dimostrato il potenziale effetto specifico in base all’evidenza dell’attività anti-proliferativa e anti-metastatica del dasatinib e alla funzione inibitoria sugli osteoclasti. Nel primo studio (multicentrico), condotto negli Stati uniti e in Paesi europei, che ha coinvolto 47 pazienti con CPCR, dasatinib ha mostrato eventi avversi più lievi rispetto a quelli in precedenza riportati dalla doppia dose orale giornaliera mantenendo, seppur sulla base di dati clinici preliminari, un livello paragonabile di efficacia, fornendo le basi per ulteriori studi nel CPCR metastatico. Il secondo studio, condotto nei maggiori centri oncologici americani su 46 pazienti con CPCR progressivo e con bassi livelli di testosterone (≤ 50 ng/dL), ha mostrato la sicurezza dei dosaggi (stabiliti nello stesso studio: 100 mg dasatinib al giorno e 75 mg/m2 docetaxel per 21 giorni), con tossicità limitata e mancanza di interazione tra i due farmaci. I risultati confermano l’attività anti-tumorale e anti-osteoclastica di dasatinib in combinazione con docetaxel e supporta la prosecuzione dello studio di fase 3 (CA180-227) che ha già iniziato l’arruolamento dei pazienti negli Stati Uniti, in Messico, Australia, Canada, Sud Africa e vari Paesi in Europa, Asia e Sud America.
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