domenica, 1 ottobre 2023
Medinews
21 Novembre 2013

DALLA PARTE DEL PAZIENTE: FOCUS SULLA POPOLAZIONE ANZIANA E SULLA TOSSICITÀ DEL TRATTAMENTO DEL CARCINOMA RENALE AVANZATO O METASTATICO

La decisione che prende in considerazione il paziente, analizzando le co-morbilità e lo status, sembra la strategia migliore per la scelta della terapia, in assenza di biomarcatori

I recenti avanzamenti terapeutici hanno modificato lo scenario di trattamento del carcinoma renale metastatico. Sfortunatamente, i sette agenti attualmente disponibili non possono fare affidamento su biomarcatori che indichino quale tra essi possa offrire il beneficio migliore per ciascun paziente. I ricercatori della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno riesaminato le informazioni attualmente disponibili sull’impatto che ogni trattamento ha su co-morbilità o status frequentemente osservati prima di iniziare la terapia per la malattia in stadio avanzato: pazienti anziani e con complicanze cardiovascolari, con malattie metaboliche ed endocrinologiche, con infezioni e pazienti con disfunzione d’organo (rene, fegato o cuore). La revisione, pubblicata sulla rivista Future Oncology (leggi abstract), discute anche dei nuovi farmaci che saranno introdotti, anche se non ci saranno biomarcatori predittivi disponibili. Studi di confronto diretto (‘head-to-head’) per valutare la sicurezza dei diversi farmaci sono rari. In questo scenario piuttosto complesso, gli autori ritengono che un approccio di scelta del trattamento focalizzato sul paziente possa rappresentare una valida strategia.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 11 – Novembre 2013
TORNA INDIETRO