22 Dicembre 2008
DA REGIONI SUD NASCE RETE ASSISTENZA ONCOLOGICA
Le regioni del Sud, insieme, per la creazione di una Rete integrata di servizi che coordini in maniera globale l’assistenza oncologica, dalla prevenzione alle cure palliative, rendendo più efficace ed efficiente l’intero sistema. Se ne è discusso a Napoli nel corso del II Forum interregionale sull’equo accesso alle cure oncologiche finalizzato alla sottoscrizione tra le 5 regioni meridionali di un protocollo operativo ed organizzativo per migliorare lo standard assistenziale. Il progetto, ha spiegato Sabino De Placido, ordinario di Oncologia all’ateneo “Federico II” di Napoli, nasce dalla verifica di un dato epidemiologico che mostra come, rispetto ai decenni scorsi, oggi anche al Sud i tumori sono diventati un problema emergente. “Dall’analisi dei nuovi quadri di incidenza – ha detto – emerge la necessità di un piano strategico importante che pone al centro il cittadino che oggi, nelle nostre regioni, non trova sempre risposte immediate alle sue esigenze”. La Rete dei servizi oncologici prevede la creazione, nei distretti sanitari delle Asl, di una Unità di presa in carico del paziente, in grado di integrare intorno a lui la rete ospedaliera per i percorsi diagnostici e terapeutici, la rete territoriale per la prevenzione e le cure palliative e, in ultimo, la rete delle eccellenze. Senza rete oggi è impossibile fare oncologia, ha detto nel suo intervento Carmelo Iacono, presidente eletto dell’AIOM. Per Alberto Tedesco, assessore alla Sanità della Regione Puglia, il protocollo firmato a Napoli rappresenta un primo momento di aggregazione di risorse professionali per la costruzione di modelli organizzativi in grado di invertire i dati che separano l’organizzazione delle regioni meridionali rispetto a quelle del centro-nord. “A partire da questo innovativo progetto – ha sottolineato – penso anche alla possibilità di creare una Banca dei tessuti biologici che possa consentire di gestire una struttura onerosa ma importante, alla quale può fare riferimento un bacino d’utenza molto più ampio di quello regionale”. “La riorganizzazione prevista dalla rete integrata di servizi oncologici – ha aggiunto l’assessore campano Angelo Montemarano – avrà conseguenze non solo in termini di salute, ma anche in termini economici, potendo progressivamente ridurre la migrazione dei pazienti oncologici verso l’Italia settentrionale”.