La profilassi primaria con fattore stimolante la colonia dei granulociti (G-CSF) durante tutti i cicli di chemioterapia è più efficace, ma più costosa, rispetto alla profilassi limitata ai primi due cicli. Le linee guida suggeriscono la profilassi primaria con G-CSF durante la chemioterapia se il rischio di neutropenia febbrile è superiore al 20%, ma questo implica anche costi non indifferenti. I ricercatori olandesi, coordinati dal gruppo del Maastricht University Medical Center hanno esaminato i costi incrementali e gli effetti di due strategie di trattamento di profilassi primaria con pegfilgrastim. La valutazione economica, pubblicata sulla rivista Journal of Clinical Oncology (
leggi abstract), ha utilizzato una prospettiva di cure sanitarie ed era basata su uno studio randomizzato in pazienti con tumore mammario con aumentato rischio di neutropenia febbrile e ha comparato la profilassi primaria con G-CSF per tutti i cicli di chemioterapia (G-CSF ai cicli 1 – 6) con la profilassi solo nei primi due cicli di trattamento (G-CSF ai cicli 1 – 2). ‘Outcome’ primario era la relazione costo-efficacia espressa come costi per paziente con episodi di neutropenia febbrile ‘prevenuti’. I risultati indicano che l’incidenza di neutropenia febbrile è passata dal 10% nel braccio di G-CSF ai cicli 1 – 6 (8 di 84 pazienti) al 36% nel braccio di G-CSF ai cicli 1 – 2 (30 di 83 pazienti), mentre i costi totali medi sono diminuiti rispettivamente da 20658 € (IC 95%: 20049 – 21247) a 17168 € (IC 95%: 16239 – 18029) per paziente. Chemioterapia e G-CSF erano responsabili dell’80% dei costi totali. Come atteso, i costi correlati alla neutropenia febbrile erano più elevati nel braccio a G-CSF somministrato solo nei cicli 1 – 2: la relazione costo-efficacia incrementale nel braccio G-CSF ai cicli 1 – 6, rispetto al braccio G-CSF ai cicli 1 – 2, è risultata pari a 13112 € per paziente con episodi di neutropenia febbrile ‘prevenuti’. In conclusione, la profilassi con G-CSF durante tutti i cicli di chemioterapia è più efficace, ma anche più costosa, di quella somministrata solo ai primi due cicli del trattamento antitumorale. Se la profilassi con G-CSF durante tutti i cicli di chemioterapia possa essere considerata costo-efficace dipende anche dalla disponibilità da parte della paziente di pagare per ciascun episodio di neutropenia febbrile ‘prevenuto’.