giovedì, 27 marzo 2025
Medinews
28 Aprile 2017

Cost and Survival Analysis Before and After Implementation of Dana-Farber Clinical Pathways for Patients With Stage IV Non–Small-Cell Lung Cancer

Increasing costs and medical complexity are significant challenges in modern oncology.We explored the use of clinical pathways to support clinical decision making and manage resources prospectively across our network. We created customized lung cancer pathways and partnered with a commercial vendor to provide a Web-based platform for real-time decision support and post-treatment data aggregation. Dana-Farber Cancer Institute (DFCI) … (leggi tutto)

Il quesito che si pongono gli autori è quello che sta in parte alla base dell’implementazione della nostra pratica clinica con i PDTA, seppur con un sistema elettronico. I colleghi del Dana-Farber Cancer Institute si chiedono infatti se l’introduzione di un percorso definito, mediante un sistema elettronico su piattaforma comune, possa modificare la sopravvivenza e i costi per il trattamento dei pazienti affetti da tumore polmonare non-a piccole cellule in stadio IV. Il sistema viene introdotto nel gennaio 2014 con una valutazione dei costi e della sopravvivenza per 12 mesi successivi ed un confronto con una casistica di pazienti su una finestra temporale simile, ma antecedente l’introduzione del sistema (casistica del 2012). L’introduzione della piattaforma porta apparentemente a un abbattimento dei costi per una cifra di 15.013 $ senza peggiorare i tempi di sopravvivenza dei pazienti. È ovvio che tale valutazione ha importanti limitazioni e bias interpretativi, a partire dal fatto che pur essendo due casistiche non troppo lontane temporalmente, molti sono i cambiamenti occorsi nell’approccio a questi pazienti in soli due anni. Altro limite importante sta nel fatto che solo i costi ambulatoriali sono stati presi in considerazione senza tenere conto di nessun’altra spesa, aspetto assolutamente rilevante nella gestione del paziente oncologico. Pur con i suoi limiti, questa pubblicazione può tuttavia essere presa “ad esempio” o ad imitazione di quanto viene fatto sul territorio italiano con l’introduzione dei PDTA nella pratica clinica, che dovrebbe portare ad un’ottimizzazione delle spese, ad un miglioramento dell’outcome dei nostri pazienti, ma soprattutto ad una reale uniformità di processo diagnostico e terapeutico per tutti i malati oncologici.
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