In the modern era of patient-centered drug development, the only way to translate biological and genomic discoveries into clinically meaningful therapies is through partnerships among academia, industry, and government. To ensure that the integrity of the research is beyond reproach, investigators who engage in such collaborations are expected to disclose relationships that could potentially have an influence on the results or interpretation of the research … (leggi tutto)
Mace Rothenberg e David Johnson, in questo editoriale pubblicato su
JAMA Oncology, sottolineano che una collaborazione produttiva tra l’accademia e l’industria è critica nella lotta contro i tumori, ma si basa su un riconoscimento reciproco degli interessi e degli obiettivi prioritari di ciascuna delle parti, nella consapevolezza che tali interessi e tali obiettivi non sono identici. Gli autori, partendo da alcuni esempi di fruttuosa collaborazione tra la ricerca accademica e l’impegno dell’industria farmaceutica, ci ricordano l’importanza di riconoscere le differenti dimensioni dei conflitti di interesse: finanziari, relativi alla proprietà dei dati, relativi alle diverse priorità. L’appello, non retorico, degli autori è che sia l’industria che l’accademia rimangano sostanzialmente “patient-focused”. Quanto più le differenze tra le posizioni saranno riconosciute reciprocamente, maggiore sarà la trasparenza e maggiore la velocità con la quale i progressi saranno trasferiti nella clinica.