martedì, 22 ottobre 2024
Medinews
29 Ottobre 2013

COMBINAZIONE DI IPILIMUMAB E FOTEMUSTINA IN PAZIENTI CON MELANOMA AVANZATO

L’aggiunta di ipilimumab a fotemustina mostra attività clinica anche nei pazienti che hanno sviluppato metastasi cerebrali. Ipilimumab da solo ha mostrato migliorare la sopravvivenza dei pazienti con melanoma metastatico, ma molti di questi sviluppano metastasi cerebrali. È noto anche che il rilascio di antigeni tumorali indotto dalla chemioterapia può amplificare l’attività antitumorale di ipilimumab. Ricercatori italiani hanno esaminato l’efficacia e la sicurezza della somministrazione di ipilimumab in associazione a fotemustina in pazienti con melanoma metastatico che presentavano o meno metastasi cerebrali asintomatiche. A questo scopo, hanno arruolato pazienti adulti (18 anni o più) con melanoma misurabile, localmente avanzato, non operabile, in stadio III o IV, tra il 6 luglio 2010 e il 14 aprile 2011 in uno studio aperto, a braccio singolo, di fase 2, NIBIT-M1. I pazienti eleggibili avevano un’aspettativa di vita di 16 settimane o più e un performance status ECOG (Eastern Cooperative Oncology Group) di 1 o inferiore e potevano aver ricevuto al massimo una precedente linea di chemioterapia. I pazienti sono stati assegnati al trattamento di induzione con ipilimumab (10 mg/kg per via endovenosa) ogni 3 settimane per un totale di 4 dosi e fotemustina (100 mg/m2 per via endovenosa) ogni settimana per 3 settimane e successivamente ogni 3 settimane dalla 9a alla 24esima. Quelli che mostravano risposta clinica confermata erano eleggibili dalla settimana 24 al trattamento di mantenimento con ipilimumab ogni 12 settimane e fotemustina ogni 3. Endpoint primario era la proporzione di pazienti che mostravano controllo della malattia, come stabilito dai criteri di risposta immuno-correlata. Le analisi sono state eseguite ‘per protocollo’. Lo studio pubblicato sulla rivista The Lancet Oncology (leggi abstract) ha incluso 86 pazienti eleggibili al trattamento, 20 dei quali presentavano metastasi cerebrali asintomatiche al momento dell’arruolamento. Tra la popolazione in studio, 40 pazienti hanno ottenuto controllo della malattia (46,5%; IC 95%: 35,7 – 57,6) e così anche 10 che avevano sviluppato metastasi cerebrali (50,0%; IC 95%: 27,2 – 72,8). Eventi avversi di grado 3 o 4, correlati al trattamento, si sono manifestati in 47 pazienti (55%), tra questi il più comune era la mielotossicità, con trombocitopenia in 21 pazienti (24%) e neutropenia in 16 (19%). Il più frequente evento avverso di grado 3 o 4 di tipo immune si è manifestato a livello epatico: 21 pazienti (24%) hanno sviluppato aumento dei livelli di alanina aminotransferasi o aspartato aminotransferasi di grado 3 o 4. In conclusione, la combinazione di ipilimumab con fotemustina mostra attività clinica in pazienti con melanoma metastatico, inclusi quelli con metastasi cerebrali.

Ipilimumab and fotemustine in patients with advanced melanoma (NIBIT-M1): an open-label, single-arm phase 2 trial. Lancet Oncology 2012 Aug 10 [Epub ahead of print]
TORNA INDIETRO