Nei pazienti sottoposti a resezione epatica che hanno mostrato recidiva, la combinazione è più efficace dei due trattamenti adottati separatamente e potrebbe quindi rappresentare una buona opzione terapeutica
L’efficacia e la sicurezza della combinazione di ablazione con radiofrequenza (RF) e chemioembolizzazione transarteriosa (TACE) sono state valutate nell’epatocarcinoma (HCC) recidivante dopo resezione chirurgica, rispetto alla singola modalità di trattamento. Ricercatori cinesi hanno valutato retrospettivamente 103 pazienti con HCC ricorrente dopo epatectomia, ai quali era stato negato un secondo intervento. Di questi, 81 pazienti erano maschi e 22 femmine (età media: 55.8 ± 10.7 anni; range: 30-80). I pazienti sono stati suddivisi in 3 gruppi in base alle modalità di trattamento: ablazione con RF, come unico trattamento di prima linea in 37 pazienti (gruppo RF); TACE, come unico trattamento di prima linea in 35 pazienti (gruppo TACE) e ablazione con RF seguito da TACE in 31 pazienti (gruppo in terapia combinata). Non è stata osservata alcuna differenza significativa nel materiale bioptico ottenuto dai pazienti nei 3 gruppi. I risultati dello studio pubblicato nella rivista Hepatology Research (leggi abstract originale) indicano che la percentuale di successo del trattamento nel gruppo in terapia combinata era significativamente più alta rispetto a quella nel gruppo TACE (93.5 vs 68.6%, p = 0.011). Il tasso di recidiva intraepatica nel gruppo in terapia combinata era, al contrario, significativamente più basso di quello nel gruppo TACE (20.7 vs 57.1%, p = 0.002) e nel gruppo RF (20.7 vs 43.2%, p = 0.036). Le percentuali di sopravvivenza globale a 1, 3 e 5 anni erano rispettivamente 73.9, 51.1 e 28.0% nel gruppo RF, 65.8, 38.9 e 19.5% nel gruppo TACE e 88.5, 64.6 e 44.3% nel gruppo in terapia combinata. È stata infine osservata una differenza significativa tra il gruppo in terapia combinata e il gruppo TACE per quanto riguarda la sopravvivenza (p = 0.028).Liver Cancer Newsgroup – Numero 4 – Aprile 2009