martedì, 30 maggio 2023
Medinews
30 Ottobre 2008

CHIRURGIA DEI TUMORI RENALI NELL’ANZIANO

Da uno studio retrospettivo pubblicato nel British Journal of Urology International (per scaricare l’abstract originale clicca qui) risulta che la chirurgia dei tumori renali nei pazienti anziani è sicura e permette di mantenere bassa la morbilità perioperatoria ed una buona sopravvivenza globale. La resezione chirurgica del tumore renale nell’anziano (età superiore a 80 anni) è materia controversa per quanto concerne l’aspettativa di vita e le altre possibili cause di morte. Tra il 1990 e il 2006, 1625 pazienti sono stati trattati chirurgicamente presso il Dipartimento di Urologia della Johannes Gutenberg-University Medical School di Mainz in Germania per tumori renali solidi (sospetto carcinoma renale, CCR). Dei 62 pazienti (4%) di età superiore agli 80 anni (media 82.5), il 73% ha subito nefrectomia radicale (NR) e il 27% chirurgia ‘nephron-sparing’ (CNS). Il follow-up mediano è stato 3.1 anni (range: 0.2-14.1) (89% dei pazienti). Non si è verificato alcun caso di mortalità perioperatoria, anche se complicanze minori sono state osservate nel 47% dei pazienti, la maggior parte delle quali (34%) comprendeva solo innalzamenti transitori dei livelli serici di creatinina. Dal punto di vista istopatologico, il 10% dei 62 pazienti anziani aveva lesioni benigne, mentre il 90% (56 pazienti) presentava CCR (stadio pT1a nel 34%, pT1b nel 25%, pT2 nel 5% e pT3 nel 36%). Per i pazienti sottoposti a NR, i livelli serici mediani (range) di creatinina prima e dopo NR erano 1.0 (0.7-1.8) e 1.4 (1.0-2.8) mg/dL, rispettivamente (n.s.). La sopravvivenza globale a 5 anni era del 68% e quella cancro-specifica dell’85%.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 10 – Ottobre 2008
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