Il trattamento costituito da 6 cicli di BEACOPP
escalated (bleomicina, etoposide, doxorubicina, ciclofosfamide, vincristina, prednisone e dacarbazina) e seguito da radioterapia, guidata da PET, sembra più efficace e meno tossico di 8 cicli dello stesso regime chemioterapico ed è quindi proposto come trattamento di scelta per lo stadio avanzato del linfoma di Hodgkin. L’intensità della chemioterapia e la necessità di aggiungere la radioterapia nei pazienti con linfoma di Hodgkin in stadio avanzato sono modalità non ancora chiare. I ricercatori del German Hodgkin Study Group, Swiss Group for Clinical Cancer Research e Österreichische Arbeitsgemeinschaft für Klinische Pharmakologie und Therapie, hanno condotto uno studio prospettico randomizzato che ha comparato due varianti di chemioterapia a intensità ridotta con un precedente regime standard. Alla chemioterapia è seguita la radioterapia guidata da PET. In questo studio multicentrico, di non inferiorità, a gruppi paralleli, in aperto (HD15), 2182 pazienti con nuova diagnosi di linfoma di Hodgkin in stadio avanzato, di età compresa tra 18 e 60 anni, sono stati randomizzati a 8 cicli di BEACOPP
escalated (gruppo 8xB
esc) oppure 6 cicli di BEACOPP
escalated (gruppo 6xB
esc) o 8 cicli BEACOPP14 (gruppo 8xB14). La randomizzazione (1:1:1) era centralizzata, stratificata con minimizzazione. La non inferiorità dell’endpoint primario (libertà dal fallimento del trattamento) è stata valutata utilizzando intervalli di confidenza (IC) ripetuti degli hazard ratio (HR) secondo il principio ‘intention-to-treat’. I pazienti, che dopo la chemioterapia mostravano massa persistente di almeno 2.5 cm e risultavano positivi alla PET, hanno ricevuto anche radioterapia (30 Gy). Il valore predittivo negativo di recidiva del tumore della PET a 12 mesi costituiva un endpoint indipendente. Dei 2182 pazienti arruolati nello studio pubblicato sulla rivista The Lancet (
leggi abstract originale), 2126 sono stati inclusi nell’analisi ‘intention-to-treat’ e precisamente 705 nel gruppo 8xB
esc, 711 nel gruppo 6xB
esc e 710 nel gruppo 8xB14. La libertà dal fallimento del trattamento è risultata non inferiore, in sequenza, per i gruppi 6xB
esc e 8xB14, rispetto a 8xB
esc. I tassi di libertà dal fallimento del trattamento a 5 anni erano 84.4% (IC 97.5%: 81.0 – 87.7) nel gruppo 8xB
esc, 89.3% (IC 97.5%: 86.5 – 92.1) nel gruppo 6xB
esc e 85.4% (IC 97.5%: 82.1 – 88.7) nel gruppo 8xB14 (differenza tra 6xB
esc e 8xB
esc, IC 97.5%: 0.5 – 9.3). La sopravvivenza globale nei tre gruppi è risultata rispettivamente del 91.9, 95.3 e 94.5% ed era significativamente migliore con 6xB
esc che con 8xB
esc (IC 97.5%: 0.2 – 6.5). Il gruppo 8xB
esc ha mostrato una mortalità più alta (7.5%) di quelli trattati con 6xB
esc (4.6%) e 8xB14 (5.2%), principalmente per differenze negli eventi correlati al trattamento (rispettivamente 2.1, 0.8 e 0.8%) e neoplasie secondarie (rispettivamente 1.8, 0.7 e 1.1%). Il valore predittivo negativo della PET a 12 mesi è risultato 94.1% (IC 95%: 92.1 – 96.1) e 225 dei 2126 pazienti (11%) hanno ricevuto anche radioterapia. In conclusione, lo studio indica la terapia BEACOPP
escalated somministrata per 6 cicli, seguita da radioterapia guidata da PET, quale trattamento più efficace, in termini di libertà dal fallimento, e meno tossico degli 8 cicli dello stesso regime chemioterapico. Dunque, 6 cicli di B
esc dovrebbero essere consigliati come trattamento di scelta nello stadio avanzato del linfoma di Hodgkin. La PET eseguita dopo chemioterapia può aiutare nella scelta della radioterapia addizionale in questo ambito.